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Cosa pensava Paul McCartney di Jimi Hendrix?

Nella primavera del 1967, i Beatles mettevano a punto gli ultimi ritocchi su quello che sarebbe stato il loro album più iconico, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Nel turbine lavorativo nel quale le sessioni compositive del disco portarono i membri della band e, in particolare il maggiore compositore dei Fab Four insieme a John Lennon, Paul McCartney, quest ultimo trovò il tempo per esprimere le sue opinioni riguardo uno degli ultimi artisti ad aver fatto irruzione sulle scene musicali in quegli anni, il leggendario chitarrista Jimi Hendrix e, il suo disco Purple Haze.

Era il febbraio del 1967 quando, a Paul McCartney, venne offerto di ascoltare il disco in anteprima. Purple Haze, infatti, sarebbe stato rilasciato in Marzo dalla Melody Maker che propose a McCartney di recensire l’album.  La Label, aveva in realtà, fornito a McCartney una cospicua quantità di materiale discografico al quale, il bassista dei Beatles, avrebbe dovuto fornire la sua opinione. I dischi che Paul McCartney avrebbe dovuto recensire comprendevano un annovero molto disparato di artisti, da Lee Dorsey a Dusty Springfield, passando per Alan Price e, ovviamente, la Jimi Hendrix Experience; per la quale il mitico cantautore preservò un parere assolutamente esclusivo.

L’opinione di Paul McCartney su Jimi Hendrix

Paul McCartney non si riservò dal complimentarsi col funambolico chitarrista che, sin dal primo ascolto, aveva travolto completamente il mitico Macca. “Jimi è inarrestabile. Il suo sound è immenso ed inconfondibile. Il disco è ottimo”, spiega il bassista. Paul si era follemente innamorato della spinta psichedelica che Jimi Hendrix fornì alle scene negli anni ’60; senza disdegnare una vena pop che, a detta di McCartney, traspare chiaramente in brani come Hey Joe e Stone Free. “Jimi è un vero asso alla chitarra. L’album è incredibile”.

In effetti, quando Jimi Hendrix ha esordito sulle scene internazionali, ha letteralmente sovvertito i canoni con cui, fino ad allora, la musica Rock veniva concepita. Il suo, è stato un cambiamento repentino che è riuscito, da subito, ad influenzare anche le voci più forti sulle scene dell’epoca. Probabilmente, anche Paul McCartney è stato influenzato dal leggendario chitarrista, nelle fasi compositive del suo capolavoro, Sgt. Pepper.

In realtà, però, lo stesso Hendrix traeva forte ispirazione dai quattro ragazzi di Liverpool. Infatti, il chitarrista fu il primo artista a suonare una delle tracce dell’album appena uscito. “Ricordo che Hendrix aprì un concerto a Saville, era la domenica del 4 giugno del 1967.  Quando si alzò il sipario, Jimi eseguì Sgt. Pepper, mentre camminava sul palco. Il disco era uscito il giovedì di quella settimana, quindi, per me, fu un onore immenso”., disse più tardi McCartney.

Jimi Hendrix e quella collaborazione rifiutata

Paul McCartney e Jimi Hendrix, all’apparenza, potrebbero essere considerati agli antipodi in termini di orizzonti musicali. Eppure, sull’ampio spettro, è possibile trovare alcune similitudini negli stili compositivi dei due artisti che potrebbero portare, addirittura, ad allinearli completamente. Sebbene il bassista dei Beatles abbia tristemente declinato la sua offerta, alla luce dei punti d’incontro trovati, Jimi Hendrix propose a McCartney di unirsi ad un supergruppo insieme a Miles Davis.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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