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Dave Grohl: “La musica mi ha aiutato a superare la mia più grande paura”

Oggi, Dave Grohl è una delle Rockstar più amate di tutti i tempi, essendo salito nell’Olimpo delle icone musicali a partire dalla sua militanza nei Nirvana, per poi fondare i Foo Fighters, una delle band maggiormente alla ribalta nel panorama dell’ultimo quarto di secolo. Eppure, Dave Grohl è stato soggiogato da una grande paura, che il musicista è riuscito a superare solo grazie alla musica. Erano gli inizi degli anni ’80 ed un periodo storico particolarmente critico cominciò ad infestare i sogni delle generazioni più giovani. Termini come “Armageddon” e “Inverno Nucleare”, finivano nelle prime pagine delle testate più accreditate, destando forte timore nell’opinione pubblica. Crescendo non molto distante dai punti nevralgici del Governo statunitense, il giovane Grohl crebbe con la convinzione che, in caso di guerra, sarebbe stato tra i primi a morire.

Le parole di Dave Grohl sulla sua più grande paura

Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni della BBC, il frontman dei Foo Fighters ha parlato del più grande incubo che gli ha impedito di dormire sonni tranquilli per lungo tempo in giovinezza. In particolare, l’artista ha detto: “Sognavo molto spesso missili nel cielo e soldati che invadevano il cortile di casa mia. Ricordo vividamente un sogno in cui mi trovavo sul retro di casa ed un militare usciva dalle foglie di un albero. Appena provavo a mettermi al riparo in casa, finivo sparato alla schiena. Ho sempre avuto paura che una guerra potesse scoppiare e che sarei morto a più o meno dodici anni.

Sebbene il futuro per Dave Grohl sia stato decisamente più roseo, diventando un musicista leggendario, la sua più grande paura sembrò riaffiorare nel 2019, quando sua figlia Harper gli chiese, spaventata, se il mondo corresse il pericolo di un conflitto incombente. Al riguardo, il musicista spiega: “Penso che abbia acceso la televisione e che il telegiornale stesse parlando della Corea o dell’Iran. Immediatamente, sono tornato indietro ai miei peggiori incubi. Per me, è stata un’esperienza straziante, pensare che anche lei si sentisse senza speranze ed in preda al panico come me da bambino è stato terribile. L’artista è riuscito ad esorcizzare i suoi demoni, con una canzone inclusa nel decimo album dei Foo Fighters, intitolata Waiting On A War, di recente uscita.

“La musica mi ha salvato la vita”

Proseguendo, Dave ha spiegato quanto, secondo lui, sia difficile per i giovani affrontare l’emergenza pandemica e che, il suo avviso, sia quello di continuare a sperare, non solo per i propri figli, ma per il mondo in generale. Il musicista ha aggiunto di essere una persona ottimista e che sia stato questo a spingerlo ad andare avanti nelle ore più buie. Nella sua vita, Dave Grohl ha mostrato una resilienza straordinaria, superando attimi struggenti come la morte dell’amico Kurt Cobain e tutte le aspre conseguenze della vita da Rockstar, costantemente sotto i riflettori.

Come i fan più affezionati sapranno, dopo la perdita del frontman dei Nirvana, Dave si chiuse in sé stesso per lungo tempo, cercando di assimilare il lutto, allontanandosi dalla musica. Eppure, il richiamo della più grande passione della sua vita è giunto ben presto a riecheggiare nel suo cuore, spingendolo a perpetuare la sua ascesa nel mondo del Rock. I Foo Fighters non sono che il frutto dell’amore di Dave per la musica, lo stesso amore con cui è riuscito a spalancare finestre assolate sul futuro anche nei momenti più oscuri e distruttivi.

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