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I più grandi frontman di tutti i tempi secondo le star del Rock

Da sempre, la figura del frontman tende a caratterizzare i tratti distintivi del Rock N’Roll. Il carisma con il quale un buon frontman gestisce il suo pubblico e le sue esibizioni, delinea la particolare unicità dei concerti Rock rispetto a tutti gli altri. Essere un buon frontman non significa esclusivamente esplicare una tecnica vocale sublime o, toccare note impossibili. L’arduo ruolo del cantante, infatti, in questo caso; si allarga su uno spettro molto più ampio che, qualche volta, tende addirittura ad estraniarsi dalle abilità canore in senso stretto.

Introduciamo, quindi, il concetto di performance su più larghe vedute. Riservandoci dal fatto che, ovviamente, un buon frontman deve, in ogni caso, soddisfare determinati canoni qualitativi considerati dall’esterno come default nel suo bagaglio. Ciò che, in un secondo momento, distingue un buon frontman da uno, semmai; dagli approcci relativamente mediocri o, comunque, non adeguatamente coinvolgenti rispetto al ruolo che si è presupposto di ricoprire è, sicuramente, il carisma ottemperato sul palco.

Gli asserti di questo concetto elevano la figura del frontman ad un livello superiore. Una personalità che, una volta calcato il palco, diviene immensa e padrone dell’ecosistema da egli stesso generato attraverso le sue capacità.  Nel corso di un’intervista, alcuni grandi nomi del Rock hanno espresso il loro parere in merito, rivelando chi, secondo loro, sia il frontman migliore di tutti i tempi.

Chi sono i più grandi frontman di tutti i tempi?

Le risposte delle Rockstar, sebbene siano state particolarmente celeri, ricoprono i sottogeneri più disparati. Billie Joe Armstrong dei Green Day ha, ad esempio, indicato come sua scelta, Joey Ramone. Slash ha fornito diverse alternative, evidenziamo Mick Jagger, James Brown e Micheal Jackson tra i suoi go to, nonostante, il chitarrista sia esplicitamente consapevole del fatto che, tra i 3 musicisti, non ci siano legami di alcun tipo.

Secondo Tom Morello dei Rage Against The Machine, il migior frontman di tutti i tempi sia Zack De La Rocha, delineando la sua propensione naturale per il Punk Rock. Lou Gramm dei Foreigner sceglie, invece, Paul Rodgers; mentre Mick Jones parla di Sly Stone spiegando quanto le sue esibizioni riescano a lasciarlo di stucco ogni volta data la musicalità e la grinta con cui propone i brani sul palco.

L’intervista continua e Patti Smith esprime le sue preferenze per le personalità più forti del Rock, come Jimi Hendrix. L’encomio di Serj Tankian dei System Of a Down nei confronti di Freddie Mercury, David Bowie, Robert Plant, Jim Morrison ed Elvis Presley chiarifica i concetti sopracitati; secondo i quali, sebbene non ci siano relazioni tra le stelle della musica citate da Tankian, lo stacanovismo dimostrato dai frontman sul palco li accomuna per senso del dovere e amore per i riflettori.

Per Paul Klein dei LANY spende diverse parole per parlare di Chris Martin e dell’apporto della sua musica nella sua vita: “Vederlo sul palco ha reso il piano fantastico per me. Ho passato intere settimane da bambino ai concorsi di pianoforte, fingendo che mi piacessero ed inchinandomi dopo aver finito un mio pezzo. Non provavo alcuna passione. Guardare Chris comandare il palco, lo strumento e la sua band davanti a migliaia di persone ha stravolto la mia visione da aspirante musicista. Martin ha il controllo di ogni singola nota, senza alcuno sforzo. Nulla nella sua performance sembra eccessivamente ostentato. Chris Martin sarà ricordato per sempre grazie alla totale sincronia con cui i suoi movimenti fluivano nell’energia che impiegava in ogni sua canzone”.

 

 

 

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