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I migliori 5 album rock/metal del 2020

Il 2020 è stato a dai poco un anno tragico per il mondo della musica, per le ragioni che noi tutte conosciamo. Da inizio marzo infatti, salvo qualche sprazzo durante l’estate, gli spettacoli di musica dal vivo si sono azzerati, colpendo non solo i musicisti, ma anche altre migliaia di lavoratori coinvolti nell’organizzazione di uno show o di un festival. Molti piccoli artisti non hanno neanche rilasciato nuovi pezzi, data l’impossibilità di promuoverli eseguendoli dal vivo. Musicisti di più rande portata invece hanno comunque rilasciato nuovi album, ecco dunque i 5 migliori album rock e mete pubblicati nel corso dell’anno che sta per concludersi.

AC/DC – “Power Up”

Si dice che il lupo perde il pelo, ma non il vizio e gli AC/DC, per la gioia di moltissimi dei loro fan, ne sono un esempio. “Power Up” è in gran parte caratterizzato da tutti i punti di forza incredibili che i fratelli Young (e specialmente Malcolm in questo caso, che è anche accreditato nell’album) hanno apportato nel corso degli anni. Anche se alcuni potrebbero pensare che “Power Up” non sia altro che il riciclaggio di vecchie idee, tutto sommato non lo è poi così tanto quanto ci si potrebbe immaginare, proponendo idee che hanno riscosso grande successo.

Haken – “Virus”

Finora gli Haken difficilmente hanno deluso, ma “Virus” sicuramente ci ha piacevolmente sorpreso più delle aspettative. L’album funge in qualche misura da sequel di “Vector” del 2018, sia musicalmente e tematicamente. I tre singoli sono pezzi stupendi: “Prosthetic”, “Canary Yellow” e “Invasion”, a cui si aggiunge un’epopea di 5 pezzi intitolata “The Messiah Complex”, che risuonano profondamente sia con aggressività thrash e prog-rock intelligente.

Killer Be Killed – “Reluctant Hero”

Prendere un gruppo di musicisti acclamati e inserirli tutti in un supergruppo non è un approccio che funziona naturalmente come si potrebbe pensare, ma Greg Puciato, Max Cavalera, Troy Sanders e Ben Koller hanno dimostrato che c’è una chimica unica che scorre tra tutti loro. “Reluctant Hero” è una celebrazione tagliente, moderna e creativa del potente thrash fatto dalle menti più feroci del genere. Il tutto portato a livelli ancora più alti da questi musicisti che non si prendono troppo sul serio e lasciano che i loro immensi poteri creativi fluiscano senza ostacoli.

Deftones – “Ohms”

Se fosse consolidato un genere chiamato “metal trascendentale”, allora il nono album in studio dei Deftones, “Ohms”, rientrerebbe per certo nella categoria. I dettagli intorno all’album sono stati avvolti nel mistero praticamente fino alla sua uscita, ma i fan di Deftones sapevano di potersi aspettare un altro glorioso risultato frutto del dinamismo unico di Chino Moreno e Stephen Carpenter, ma nessuno poteva sapere precisamente cosa fosse “Ohms”.

Trivium – “What The Dead Men Say”

“What The Dead Men Say” si tratta del miglior album del 2020, secondo la community di Ultimate-Guitar.com. I Trivium hanno già dimostrato più volte che il posto che si sono guadagnati nel cuore dei fan del metal di tutto il mondo è ben meritato “In questo album, si possono ascoltare gli ingredienti dei Trivium del passato, presente e futuro. È l’essenza del suono della band condensato in un album.”, ha dichiarato, a ragione, Matt Heafy.

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