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I migliori motivi per cui rivalutare il 2020 in musica

Il 2020 ha marcato uno dei peggiori periodi storici nella storia dell’umanità. L’emergenza sanitaria da Covid-19, da cui ancora siamo attanagliati, sembra aver fermato il tempo e; sebbene ci siano evidenti segnali di ripresa, la pandemia non accenna ancora a lasciarci dormire sogni tranquilli. In ogni caso, nel 2020 le speranze di artisti, lavoratori dello spettacolo ed appassionati sono sfumate, lasciando i diretti interessati sgomenti. Il coronavirus ha fermato la musica dal vivo e la cultura in generale, eppure, esistono alcuni motivi per cui vale la pena rivalutare il 2020 in musica. Di seguito abbiamo elencato alcuni dei migliori.

L’anno, del resto, è iniziato abbastanza bene per gli appassionati del Metal Classico, con il frontman dei Megadeth, Dave Mustaine che ha annunciato di aver vinto la battaglia contro il cancro. Il cantante è tornato a lavorare con i Megadeth e ha anche pubblicato un libro intitolato Rust In Peace. Il 2020 è stato l’anno della ripresa anche per il Principe delle Tenebre, Ozzy Osbourne che, dopo aver trascorso gli ultimi due anni in preda a malattie più o meno gravi, è riuscito a risollevarsi e pubblicare l’ultimo album solista dopo dieci anni di silenzio discografico.

Gli AC/DC sono tornati sugli scaffali dei negozi con Power Up, loro ultima fatica in studio, che ha immediatamente scalato le classifiche di vendite in giro per il mondo. Infine, tra i motivi per cui vale la pena rivalutare il 2020 in musica, va citato il fatto che l’industria mainstream ha subìto una profondissima sferzata, attraverso gli straordinari cambi di rotta di artisti come il rapper Machine Gun Kelly che, coadiuvato dal leggendario batterista Travis Barker, ha dato luce ad un album scardina classifiche di stampo Pop Punk/Alternative Rock, intitolato Tickets To My Downfall, dalle atmosfere a dir poco esplosive.

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