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Jimmy Page: Come il chitarrista dei Led Zeppelin ha salvato Scott Gorham dal tunnel della droga

Il chitarrista dei Thin Lizzy Scott Gorham ha, recentemente, rilasciato una toccante intervista, nel corso della quale, ha parlato del modo con cui Jimmy Page dei Led Zeppelin, l’abbia aiutato nel suo momento più buio ad uscire dal tunnel della droga. Le sostanze stupefacenti furono una costante negli anni del picco della band di Gorham. Le dipendenze dei membri del gruppo portarono al suo scioglimento e, a tre anni dall’evento, alla morte del cantante Phil Lynott.

Durante il colloquio, Gorham ha parlato del rapporto con il suo amico e compagno di band Phil Lynott, dicendo: “Per dieci anni, abbiamo avuto un rapporto ottimo. Facevamo tutto insieme, scherzavamo allo stesso modo dentro e fuori dal palco. Ridevamo insieme ed era solito sorridermi con spavalderia. Eravamo molto amici, ma quando le droghe presero il sopravvento, lo spasso finì.

Come Jimmy Page ha aiutato Scott Gorham

Andando avanti con il colloquio, Scott Gorham ha parlato dei momenti più delicati che ha vissuto nel segno delle dipendenze, effettuando alcune forti dichiarazioni. In particolare, il musicista ha detto: “Tenemmo tutto in segreto per un po’, ma poi divenne ovvio. Credo che all’epoca non ci fossero abbastanza Rockstar morte per farci sentire in pericolo. Prima che lo sai, scendi in una spirale fuori controllo. Ho vissuto momenti orribili”.

Successivamente, il chitarrista ha ricordato un momento che gli ha cambiato la vita per sempre. In particolare, ha affermato: “Stavo avendo l’ennesimo litigio con mia moglie Christine. Le chiesi quale fosse il problema, poiché ero convinto che nessuno sapesse cosa facessi davvero. A quel punto, lei mi guardò incredula e mi rispose che tutti sapevano delle mie dipendenze. Fu allora che realizzai che le sostanze stupefacenti mi stessero rovinando la vita. Per questo, caddi in un profondo stato di depressione”.

Fu proprio la moglie del chitarrista a scoprire un trattamento di elettroterapia sviluppato dalla dottoressa Margaret Patterson. Scott Gorham ha aggiunto che, questo tipo di terapie, avessero già aiutato Pete Townshend degli Who ed Eric Clapton ad uscire dalle proprie dipendenze. Riguardo l’aiuto di Jimmy Page nel superamento del momento più buio, Scott Gorham ha detto: “Ero ad una cerimonia e Jimmy Page era tra i presenti. Mi sollevò di peso dal divano e mi disse di chiamare la dottoressa Patterson. Quando mi recai da lei, riuscii a ripulirmi in 10 giorni”.

La fine della battaglia per il chitarrista

Infine, Scott Gorham ha spiegato che, quello, non fosse stato l’ultimo momento buio della sua vita e che le scie del suo passato avessero continuato a perseguitarlo. “Fisicamente stavo bene, ma impiegai un paio d’anni per rimettermi a livello mentale – ha detto – Non volevo suonare ai concerti, avevo perso la fiducia in me stesso. Avevo totalmente perso me stesso. Non riuscii a relazionarmi con le persone per due anni. Andai in America per qualche tempo, per registrare qualcosa con mio fratello, per provare a ritrovare la voglia di suonare la chitarra, in qualche modo”.

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