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Le band che hanno il divieto di suonare in un determinato paese

Per chi non ha la memoria corta è passata alla storia quella lista di band e canzoni che non potevano essere ascoltate in Unione Sovietica, per una serie di motivi differenti: dalla propaganda anti-sovietica fino alla musica punk, passando per tanti altri fenomeni che erano completamente osteggiati all’interno del paese. Ebbene, l’Urss non è stato l’unico paese che ha vietato ad alcuni artisti di suonare all’interno di una nazione, dal momento che più band sono andate incontro allo stesso destino. A proposito di ciò, allora, vi parliamo di quelle band che hanno (o hanno avuto) il divieto di suonare in un determinato paese, e del motivo che li ha portati proprio a quel divieto stesso. 

Led Zeppelin a Singapore

La prima delle band che hanno avuto il divieto di suonare in un determinato paese è quella dei Led Zeppelin. La formazione di Robert Plant e Jimmy Page si è scontrata con un assurdo dettame del paese, che vietava la presenza di capelli oltre una certa lunghezza. Proprio così: i Led Zeppelin non potevano esibirsi a Singapore per i capelli lunghi che hanno sempre contraddistinto il modo di apparire della formazione.

Il paese si è servito di questa norma per contrastare la cultura hippie, vista come negativa per lo sviluppo del paese e rappresentata dalla trasgressione e dall’aspetto trasandato che potevano avere coloro che, come i Led Zeppelin, hanno i capelli lunghi. L’assurdo divieto è caduto nel 1990, lontano da qualsiasi tentativo di esibizione della band, ma per la fortuna degli abitanti del paese.

Kinks negli Stati Uniti

Il divieto che ha visto i Kinks impossibilitati ad esibirsi negli Stati Uniti è arrivato nel momento più sbagliato per la formazione che, nel 1965, decise di partire in tour in occasione della cosiddetta British Invasion. In effetti, l’impossibilità di esibirsi negli Stati Uniti c’è stata a seguito di una rissa che ha riguardato i membri della band.

Nonostante il successo crescente, la band viveva attimi di tensione crescente, che culminarono con la rissa durante un concerto in Galles. Gli Stati Uniti decisero, vedendo l’atto come pericoloso, di vietare alla band una qualsiasi esibizione negli Stati Uniti per ben quattro anni. 

Beatles in Israele

Se i motivi precedenti potrebbero essere etichettati come, quanto meno, opinabili, quello che ha portato i Beatles a non potersi esibire in Israele è incredibilmente assurdo, dal momento che è stato determinato da una scelta governativa e che, un quarantennio dopo, provocò addirittura le scuse da parte dell’ambasciata israeliana.

Il tutto si verificò nel 1965, quando il governo non volle che quattro stranieri inglesi si esibissero all’interno del palazzo della cultura di Tel Aviv: la giustificazione addotta fu quella di provocazione di caos tra i giovani, di sicuro un’eresia considerando la volontà che il popolo aveva di osservare i nativi di Liverpool. 

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