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Le migliori 40 canzoni di Fabrizio De Andrè

Ottocento

Una canzone incredibile, bellissima e che merita di essere citata all’interno di questa classifica. Ottocento è la summa del pensiero ideologico di Fabrizio De Andrè, che si realizza per mezzo di costruzioni sintattiche e di immagini celebri, che vanno dalla ripresa di temi culturali e sociali del tutto italiani fino all’utilizzo finale dello jodel tirolese.

Emblematico, in questa canzone per la prima volta venne esibita in pieno stile borghese – con giacca e cravatta – da Fabrizio De Andrè, è l’utilizzo di un registro linguistico falso, che scimmiotta il tedesco e che ironizza il testo.

Amico Fragile

Canzone nata per caso, a seguito di un tentativo di Fabrizio De Andrè di approfondire temi sociali e d’attualità che fossero esterni alla sua musica. La scarsa attenzione alle parole, ai temi della realtà e la troppa superficialità che definisce l’ascolto sono i temi di un brano poco lucido, frutto di una sbornia e di una complessità di parole, immagini e contesti che raramente si possono riscontrare nella storia della musica.

Un brano a cui la PFM riuscirà addirittura a dare un valore aggiunto, per mezzo di una strumentazione impeccabile.

Zirighiltaggia

A proposito di PFM, uno dei tanti brani riarrangiati dalla Premiata Forneria Marconi è una canzone in lingua sarda, frutto di una piena adesione culturale e linguistica che sia stata propria della produzione di Fabrizio De Andrè, dopo quattro anni di permanenza all’interno dell’isola che di italiano sente di avere ben poco.

Un testo, tutto sommato, poco paragonabile ai precedenti (parla di una disputa tra due fratelli per questioni di eredità) ma brano complessivamente incredibile che dimostra la capacità di De Andrè di conoscere e incarnare culture differenti, dimostrando come i confini siano una sola costruzione mentale.

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