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Le migliori 40 canzoni di Fabrizio De Andrè

Don Raffaè

A proposito di piena adesione a culture differenti dalla propria, De Andrè ha realizzato un vero e proprio gioiello con Don Raffaè, brano tratto da Le nuvole e cantata anche in collaborazione di Roberto Murolo. Ciò che prima di ogni altra cosa si può osservare e sentire, a proposito del brano, è l’utilizzo della lingua napoletana – tra l’altro magistralmente incarnata dallo stesso Faber – che fa da sfondo ad un brano di lucida invettiva sociale.

Il testamento di Tito

Se il contesto de La buona novella è incredibilmente anacronistico per l’epoca in cui è stato realizzato quest’album incredibile, Il testamento di Tito, brano con cui si chiude il bellissimo album che analizza quello che per De Andrè è uno dei più rivoluzionari personaggi della storia (Gesù Cristo) rappresenta la punta di diamante di un prodotto pericoloso ma efficace. Attraverso la figura di Tito, uno dei due ladroni che si ritrova di fianco a Cristo, De Andrè propone una rivalutazione sovversiva dei dieci comandamenti cristiani.

Hotel Supramonte

Nessuno riuscirebbe a reagire con una perla, se viene rapito e subisce il frutto di una profonda spaccatura sociale che porta dei rapinatori a scegliere uno dei personaggi più rappresentativi della cultura italiana.

Il rapimento, per De Andrè, è stato l’occasione per regalare alla storia della musica una delle canzoni più belle che siano mai state pensate, in cui il tema del ricordo viene affrontato con parole nuove, eleganti. Hotel Supramonte non soltanto merita di essere citata tra le migliori 40 canzoni di Fabrizio De Andrè, ma in generale tra le più belle di sempre della storia della musica italiana.

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