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Le migliori voci femminili della storia del rock

Dolores O’ Riordan

Ultima tra le voci femminili più belle della storia del rock che vi citiamo è quella di Dolores O’ Riordan, cantante irlandese che ha fatto la storia nel contesto dei Cranberries e non solo. Sappiamo che escludere tante altre voci per integrare quella della cantante potrebbe essere sentito come negativo per i lettori, ma le esigenze di spazio e contenuto che ci portano a scegliere hanno determinato la presenza di cantanti di epoche, generi e modi di apparire differenti, oltre che di voci molto differenti tra di loro e in grado – nel corso della storia – di essere fondamentali per dei motivi differenti. Al di là della tragica e recente morte di Dolores O’ Riordan, il mondo del rock e della musica in generale l’ha sempre riconosciuta come uno degli esempi più belli ed emozionanti di voce di grandissimo livello e, naturalmente, di fare la storia.

Con i Cranberries, la O’ Riordan ha ottenuto tantissimi successi portando la sua formazione ad essere, in termini di ascolti e successo in patria, seconda solo agli U2, che hanno ottenuto un successo planetario nel corso della loro carriera. Da solista, invece, la cantante ha realizzato tante e preziose collaborazioni, stabilendo anche un contatto con l’Italia, per mezzo di cantanti come Zucchero o i Negramaro con cui ha realizzato delle interpretazioni che sono entrate nella storia.

Si potrebbero citare brani e album che hanno fatto la storia per dimostrare quanto bella sia stata la voce di Dolores O’ Riordan, in grado di fare la storia non a caso, ma basterebbe prendere in considerazione Zombie, il brano più famoso dei Cranberries (che dimostra un’altra caratteristica della cantante, ovvero la profonda e radicata tendenza che l’ha portata a parlare di argomenti di cronaca attraverso un’incredibile eleganza) per sottolineare quanto bella fosse e sia, ancora oggi ad ascoltarla, una voce che non potevamo non sottolineare. 

La cantante irlandese ha trovato la tragica morte nel 2018, all’età di 46 anni, all’interno dell’hotel di Londra. La cantante si trovava nella capitale inglese per delle breve sessioni di registrazioni e ha trovato la morte per annegamento – secondo quanto riportato dall’autopsia diffusa solo nel settembre dello stesso anno – a seguito di massicce dosi di alcol assunte. A seguito della sua morte, che ha sconvolto il mondo del rock e della musica, i Cranberries hanno pubblicato l’ultimo album in studio, In The End, un canto del cigno emozionante che merita di essere ascoltato.

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