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Nic Cester

Evadendo dal contesto delle formazioni e concentrandoci su un solo artista, vogliamo parlarvi di una delle realtà artistiche che più si è affermate negli ultimi anni, soprattutto da solista. Dopo l’esperienza con i Jet, altra band assolutamente consigliata se si vuole evadere dai canoni artistici convenzionali (nonostante i Jet abbiano ottenuto un grande successo negli anni 2000), Nic Cester ha saputo evolvere particolarmente il suo stile, assumendo sonorità soft rock e 60’s punk.

Grande conoscitore della cultura e della lingua italiana, Nic Cester ha collaborato con gli Afterhours, nella masterizzazione dell’album Hai paura del buio? nel 2014, e cantando il brano Veleno. Il suo contatto con l’Italia non si è fermato qui, dal momento che – a seguito del soggiorno in Italia e Germania – l’australiano ha deciso di essere accompagnato dalla band Milano Elettrica, di cui fanno parte Adriano Viterbini e Sergio Carnevale dei Bluvertigo. Il complesso ha introdotto alcune date dei Kasabian in Italia, ottenendo un discreto successo all’interno della cultura della nostra penisola.

Il primo album da solista che sia stato pubblicato da Nic Cester è Sugar Rush, nel 2017, ad ora unico prodotto discografico che sia stato pubblicato dal cantante al di fuori del contesto dei Jet. Nonostante la quantità certamente esigua di brani e prodotti da valutare nel dettaglio, non facciamo fatica a definire il cantante e chitarrista australiano come una delle realtà più originali e innovative; merita, insomma, tutta la considerazione di cui dovrebbe godere un grande artista, a causa di una grande qualità artistica, compositiva e culturale che lo distingue in un grande marasma di band che non riescono a raggiungere un livello simile.

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