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The Doors, la storia di “Celebration of the Lizard”

I The Doors sono stati una band statunitense fondata nel 1965. Il leader del gruppo Jim Morrison ha avuto una grande influenza durante quel periodo, soprattutto per il nuovo tipo di pensiero che insieme alla controcultura di quegli anni stava cercando di portare avanti. Sebbene ci siano state delle cadute nella loro carriera, dovute più a fattori esterni che non alla produzione in sé, oggi i The Doors godono di un certo riscontro. Il Re Lucertola -così viene soprannominato- era inoltre un grande appassionato di poesia e di lettura. Diverse quelle che ho hanno influenzato e tutte di un certo calibro, che hanno ovviamente influenzato la sua scrittura e il suo pensiero. La sua passione per la poesia e la scrittura della stessa è ravvisabile anche nei suoi lavori. “Celebration of the Lizard” scritta da Jim Morrison è uno degli esempi che possono essere fatti e addirittura si tratta di un brano molto ponderato, in quanto i The Doors ebbero dei dubbi sulla sua collocazione. 

Dove è contenuto “Celebration of the Lizard” dei Doors?

Questo pezzo è contenuto nell’album Absolutely Live dei Doors, ma era stato originariamente pensato per un altro album. L’album in questione è Waiting for the Sun pubblicato nel 1968. L’obiettivo era quello di riempire la parte due di quest’album con “Celebration of the Lizard”, ma le cose non andarono così. L’idea non fu ben accolta o quantomeno non ci fu un consenso unanime, in quanto sia gli altri membri che il produttore erano titubanti. E’  per questo motivo che ne verrà inserita solo una sezione, mentre il lato B di Waiting for the Sun fu riempito da altro materiale. Tuttavia, la band aveva provato più e più volte a registrare il pezzo, non dicendosi mai soddisfatta del risultato. Fu a questo punto che decisero di abbandonare il tutto -per il momento- e di inserire “Not to Touch the Earth,” che è stato registrato separatamente.

Cos’ha di particolare questo componimento?

Celebration of the Lizard” dei Doors è dotato di una struttura ben precisa. Il fatto di poter inserire un solo pezzo del tutto deriva proprio dalla particolare connotazione del pezzo. Si tratta di una serie di poesie e comprende sia dei pezzi cantati che dei pezzi parlati. È stato suonato dai Doors in differenti concerti, per questo sì ha una versione live. Nel 2003 però, dopo la pubblicazione della versione dell’album nel 1970 e dopo quella del 1991 presente nella compilation, verrà pubblicata una versione studio. 

Qui la struttura:

“Lions in the Street”

“Wake Up!”

“A Little Game”

“The Hill Dwellers”

“Not to Touch the Earth”

“Names of the Kingdom”

“The Palace of Exile”

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