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Under Pressure: le difficoltà che i Queen hanno incontrato insieme a David Bowie

Brian May ha di recente ricordato le difficoltà che i Queen hanno dovuto affrontare mentre lavoravano insieme a David Bowie per la realizzazione del magnifico pezzo Under Pressure. Quando due mostri sacri si ritrovano a collaborare, è inevitabile che la paura che uno predomini sull’altro bussi alla porta delle sale registrazioni. E oltre a ciò, nessuno aveva idee per quanto concerne il brano. May ha deciso di raccontare il tutto allo show radiofononico Ultimate Classic Rock Nights.

Under Pressure: Queen e David Bowie insieme per fare la storia

Eravamo noi e una tela vuota, David e noi quattro. Abbiamo cominciato a buttare giù qualche riff e altre cose, ed è ciò che ha abbozzato quella tela“, ha spiegato Brian May. Esso ha anche confermato che Under Pressure, inizialmente, doveva chiamarsi People on the Streets, ed effettivamente era stato così per circa una giornata e mezzo. Il chitarrista dei Queen ha inoltre rammentato quel momento, arrivato poco dopo l’inizio della stesura del pezzo, in cui John Deacon suonò l’iconico basso che accompagna la canzone: “A David non era piaciuto, e non si fece scrupoli a dirlo a John. Lui però gli rispose: “Scusami? Sono io il bassista, giusto? Questo è il mio modo!

Il basso è stata opera di Deacon, ma è stato David Bowie a condurre il tutto sul fronte delle parole e della melodia. “La parte vocale è stata costruita in un modo davvero innovativo, e questo è stato opera di David, perché lui aveva esperienza in questi metodi all’avanguardia per la costruzione della voce“, ha rivelato May. “Aveva detto: “Siamo tutti qui senza idee, quindi cantate tutto ciò che vi viene in mente, spontaneamente”, e così abbiamo fatto, impilando tutti quei ritmi e quei piccoli pezzetti di noi. Ecco su cos’è basata Under Pressure: tutti quei pensieri casuali“.

Qualcuno però ha dovuto prendere in mano la situazione, ha continuato Brian May: “Bisognava decidere cosa usare e cosa scartare, e quella persona è stata David. Lui faceva tutto, e noi ci dicevamo d’accordo“. Il chitarrista si è sempre esentato dalle inevitabili discussioni nate fra la band e il Duca Bianco, perché tutti avevano pensieri differenti. “Il titolo, azzeccatissimo per ciò che abbiamo passato, l’ha scelto David. Io, personalmente, avrei di sicuro cambiato qualcosa nel mix di Under Pressure, ma sono tuttora convinto che il risultato sia stato eccezionale! “, ha concluso May.

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