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La storia di Breathe e la modernità dei Pink Floyd

Come saprete, i Pink Floyd sono stati una delle band più importanti della storia, non solo del rock, ma anche del progressive e della musica sinfonica. Hanno ispirato artisti su artisti parlando di temi diversi e complessi e Breathe è un esempio della modernità dei Pink Floyd. Sapete che nel brano c’è un po’ di Miles Davis con l’album Kind of Blue? Sapete che la canzone ha un testo che potrebbe essere stato scritto, come tematiche, anche oggi?

L’elegante lentezza di Breathe

Breathe è un brano lento, pieno di armonie (apparentemente) dolci e che rimandano al mondo quasi onirico presente dentro di noi. Tutto parte da Roger Waters, autore del brano, e ovviamente da David Gilmour e dal tastierista Rick Wright che concepiscono un pezzo che sembra non avere una vera struttura con strofa – ritornello – strofa – ritornello – refrain – ritornello.

Si tratta di un monumento sonoro che si basa su una base musicale molto forte e davvero riconoscibile. Il testo potrebbe anche non esistere data la grandezza della melodia, ma il contenuto di Breathe la rende davvero unica come simbolo di modernità.

Il significato di Breathe

Questi sono i principali temi della canzone. Tutto è orchestrato in modo tale da risvegliare l’ascoltatore sui cambiamenti del mondo, infatti il consumismo iniziava a diventare sempre più presente nelle vite comuni. L’affanno dell’esistenza nell’inseguire obiettivi effimeri e l’alienazione lavorativa sono concetti da evitare (per questo si può dire che ha un testo quasi marxista).

La soluzione per una vita vera è l’empatia nei confronti altrui. Il tema del respiro, che dà il titolo a Breathe, è presente all’inizio con la strofa:

Breathe, breathe in the air
don’t be afraid to care.

Ma se l’inizio del brano sembra dolce e positivo, la conclusione è dura e molto critica, quasi tagliente. Le ultime strofe recitano infatti:

for long you live and high you fly
but only if you ride the tide
and balanced on the biggest wave
you race towards an early grave.

La traduzione dell’ultima parte è: Vivrai a lungo e volerai alto – ma solo se attraverserai la marea, restando in equilibrio sull’onda più alta – riuscirai a raggiungere un prematuro cimitero.


Non scordiamoci mai che il brano risale al 1973 ed è la seconda traccia di The Dark Side of the Moon, l’album dei record. In realtà il pezzo è la seconda parte di una struttura che comprende prima un brano,Speak to me, e poi Breathe che esce al minuto 1’08”. Non è ovviamente un pezzo semplice e immediato, ma il significato è certamente molto fortee arriva, soprattutto dopo alcuni ascolti, al cuore e alla mente. Inoltre, le tematiche dei Pink Floyd in questo brano (come negli altri) sono assolutamente contemporanee. Breathe esprime appieno la modernità dei Pink Floyd

A voi piace Breathe? Fatecelo sapere.

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