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Paul McCartney, chi è il bassista che maggiormente ha influenzato l’ex Beatles?

Paul McCartney, polistrumentista ed autore -insieme a John Lennon– della maggior parte dei testi dei Beatles, è spesso indicato come uno dei più grandi bassisti della storia. Nel 2013, in una sessione del format ‘domande e risposte‘ sul suo sito web, l’ex Fab Four ha nominato il bassista che maggiormente l’ha influenzato nella sua lunga e prolifica carriera.

Paul McCartney parla della sua più grande influenza musicale

Rispondendo alla domanda di un fan circa le sue più grandi influenze musicali, Paul McCartney ha spiegato:

“La più grande influenza sul mio modo di suonare il basso è stata James Jamerson, che compare in molte delle mie uscite preferite della Motown.”

Intervistato poi nel 2005 da Bass Player, l’ex Beatles ha ammesso di aver preso ispirazione da Jamerson per molti dei suoi riff:

“Se mai dovessi scegliere un solo grande bassista sceglierei sempre James Jamerson. Per me è stata una grandissima fonte di ispirazione, c’è molto di lui nei miei riff. Questo semplicemente perché ho adorato tutte le sue linee di basso, ognuno era un gioiello. Dovrei ascoltare i miei vecchi brani per evidenziare le influenze dirette, ma non sono un grande analista di quello che faccio. Ad ogni modo ho cercato semplicemente di unire le sue idee al mio personale stile e devo ammettere che è stato molto stimolante.”

L’ex Beatles: “devo molto a James Jamerson”

Ritornando poi sul discorso in un’intervista per Music Radar rilasciata nel 2017, rispondendo all’intervistatore che l’ha definito come colui che ha reso il basso popolare, Paul McCartney ha spiegato:

“Si probabilmente è diventato uno strumento più appetibile, ma personalmente non mi accrediterei tutto il merito. Penso piuttosto che dovrei condividere il merito con James Jamerson. Gli ho rubato molto. Il pericolo del basso è che tutti gli altri hanno lavori interessanti e tu sei solo l’ultimo ad ottenere una parte.”

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Stranamente a me è sempre piaciuto il basso -continua Paul McCartney- mio padre era un musicista e ricordo che mi dava delle piccole lezioni e mi faceva ascoltare spesso la radio. Quando poi sono entrato nei Beatles avevo già un po’ di conoscenza musicale grazie a lui. Col passare del tempo poi ho cominciato ad ascoltare anche altri artisti: James Jamerson, il mio eroe in assoluto. E poi nominerei anche Brian Wilson: loro sono stati le mie due maggiori influenze.”

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