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Brian May dopo la morte di Freddie: ”È stato terribile pubblicare Made in Heaven”

Perdere il membro di un gruppo è sempre molto destabilizzante.il caso dei Queen la famigerata band inglese che ha letteralmente scritto un capitolo nella storia della musica, è uno dei più famosi e anche dei più conosciuti. D’altronde chi non ha mai sentito parlare di Freddie Mercury? chi non conosce a memoria almeno una loro canzone pur non ascoltandoli assiduamente? Proprio per queste loro peculiarità sono state una delle band più apprezzate e ben volute sia dalla critica che dal pubblico e la tragica fine fatta da Freddie ha contribuito a creare un alone attorno al gruppo.

La malattia di Freddie

La storia di Freddie è più che conosciuta. Purtroppo si ritrovò vittima, come tanti in quel periodo, del mostro che uccide da dentro: l’AIDS. Dopo essere stato messo a conoscenza del fatto e metabolizzato quella che sarebbe stata la sua fine, Freddie ha deciso di non fermarsi. Questa è sicuramente una delle posizioni più encomiabili tra i musicisti, poiché Freddie ha deciso di fare musica finché gli fosse possibile, mettendo al primo posto la sua passione il suo lavoro, che coincidevano perfettamente con il suo essere. Il

Le ultime registrazioni di Freddie

Freddie, dunque, passò i suoi ultimi giorni registrando, almeno fino a quando gli fu possibile. Queste registrazioni sono le ultime che gli altri membri conservano di Freddie, visto che l’obiettivo del frontman era cercare di registrare quanto più materiale possibile in modo tale da poter completare, se ne avesse avuto l’occasione, un album. Questo purtroppo non sarà possibile, ma sarà compito dei restanti membri cercare di assemblare e ricostruire le registrazioni fatte dal leader, aggiungendo naturalmente materiale e perfezionando quello presente. Si tratta di un lavoro dal grandissimo impatto emotivo motivo per cui lo stesso Brian May dirà dell’insostenibilità del tutto, poiché lì c’era la voce di Freddie, ma Freddie non era con loro.

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