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Slash, Ecco qual è il mio album preferito dei Black Sabbath

Quando si è musicisti per quanto successo si abbia bisogna saper imparare e conoscere anche altri artisti. Lo sa bene Slash, chitarrista dei Guns N’ Roses che ha vantato collaborazioni con tanti artisti di successo come il re del pop Michael Jackson. Slash non ha mai mancato di tessere le lodi di alcuni colleghi, non solo chitarristi ma band in generale. In una recente intervista apparsa su Ultimate Guitar, ha parlato di un gruppo musicale che ha fatto la storia del metal: i Black Sabbath. I gusti di Slash sono assolutamente decisi, ha le idee ben chiare su quale sia il migliore album della band.

Slash, il suo album preferito dei Black Sabbath

I Black Sabbath sono una band heavy metal britannica che si è sciolta nel 2017 dopo un tour “d’addio”. Prima di questo, la band la cui formazione storica vedeva tra gli altri Ozzy Osbourne e ha visto la militanza di Ronnie James Dio, ha collezionato dal 1968 – anno di prima formazione – diversi successi. Come anche tante sono state le controversie e le polemiche che hanno accompagnato una delle band fondamentali per la storia dell’heavy metal a livello mondiale. Per questo Slash non ha potuto esimersi dal parlare proprio di loro, nessuno che si intende di musica potrebbe dimenticarli.

Innanzitutto ha espresso come i Black Sabbath abbiano avuto una fondamentale influenza su di lui:

Il primo disco dei Sabbath ha avuto il maggiore impatto su di me […]. Nel panorama di tutta l’altra musica che stava succedendo in quel momento, c’è questo disco oscuro fuori che ha davvero creato quello che considereresti heavy metal, ha gettato le basi per tutto ciò che doveva seguire. E quindi sì, quel disco è particolarmente toccante.

Ricordiamo che il primo album dei Black Sabbath portava il nome della band, uscì nel 1970 e possiede atmosfere legate ai film horror nonché una potente contaminazione di generi. La musica psichedelica è molto presente oltre all’heavy metal e al doom metal. Si fecero quindi creatori di un nuovo sound che tantissime band hanno imitato e al quale si sono ispirate.

Slash su Sabbath Bloody Sabbath:”Non esiste un riff più pesante”

Malgrado la grandezza dell’esordio dei Black Sabbath, tuttavia Slash dichiara di essere rimasto colpito da un album che corrisponde al quinto della band: Sabbath Bloody Sabbath che è il suo album preferito dei Black Sabbath. Ha dichiarato:

Non c’è niente che sia mai uscito di più pesante di quello. Non una band che mi viene in mente ha un riff pesante come Sabbath Bloody Sabbath.

La title-track è nota per il riff che cita Slash, famoso per essere Il riff che salvò i Black Sabbath. Quando uscì la canzone, il chitarrista Tony Iommi soffriva di un “blocco dello scrittore” e stava cercando in tutti i modi un’ispirazione. Addirittura arrivò ad affittare un presunto castello infestato. Si tratta del castello di Clearwell, nel cui seminterrato vicino ai sotterranei fu creato una sorta di studio di registrazione per affittarlo a gruppi rock (anche i Deep Purple, ad esempio, vi lavorarono). La canzone è molto difficile e complessa, non è un caso che abbia affascinato così Slash.

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