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Quando Fabrizio De André mise in musica S’i’ fosse foco

S’i’ fosse foco è un sonetto di Cecco Angiolieri, poeta contemporaneo di Dante Alighieri. La maggior parte delle persone la ricorderà per averla studiata a scuola, e magari odiata, ma questa poesia si lega anche alla musica. Infatti, il cantautore Fabrizio De André l’ha messa in musica, con un brano di grande successo che fa parte dell’album Volume III.

S’i’ fosse foco, ardere’ il mondo;

s’i’ fosse vento, lo tempestarei;

s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;

s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo;

Volume III e le ispirazioni di Fabrizio De André

L’album Volume III segna la fine di un momento in cui Faber aveva una sorta di blocco dello scrittore. Superato anche grazie a varie influenze dell’autore da parte di altri artisti. Sempre viva ad esempio la sua grande ammirazione nei confronti degli chansonniers. Tra i cantautori francesi il favorito di Fabrizio De André era George Brassens, di cui tradurrà diverse canzoni. In Volume III troviamo due sue traduzioni di brani di Brassens: Il gorilla e Nell’acqua della chiara fontana.

Io ho un metodo particolare nel tradurre, vale a dire non me ne fotte un granché della traduzione letterale: preferisco entrare nello spirito della canzone e attraverso quella cercare di recuperare lo spirito dell’artista che l’ha composta. Sostenuto in questo mio modo di lavorare da quello che diceva il nostro grande critico letterario don Benedetto Croce. Il quale distingueva le traduzioni in due categorie: quelle brutte e fedeli e quelle belle e infedeli.

Il modo che De André ha di tradurre è sempre stato molto rispettoso del testo originale, ma non per questo ancorato a una traduzione letterale, di cui ha proprio detto di non interessarsi pur di costruire una canzone gradevole. Aggiunge in questo album anche la sua versione in musica del sonetto di Cecco Angiolieri, fatta anche questa rispettando il testo.

Fabrizio De André

S’i’ fosse foco di Cecco Angiolieri musicata da De André

S’i’ fosse foco è una scelta molto particolare anche solo per il fatto di avere come.scopo quello di prendere in giro certe convinzioni. Già in Volume III troviamo un brano tradizionale francese, Il re fa rullare i tamburi, quindi Faber ha scelto una poesia che invece riflette la tradizione comico-realistica italiana nella scena medievale. Dissacrare e denigrare la società in maniera divertente e con sagace ironia è una peculiarità di Cecco Angiolieri, che fu un personaggio assai ribelle e controverso. Tanto l’autore quanto la forza del suo testo si collegano bene al personaggio di De André. Come cantautore ha sempre avuto un grande interesse culturale e sociale per uno stile ironico e sfacciato. Anche lui è stato grande demistificatore della società. Un aspetto apprezzabile di questo suo lavoro consiste nel fatto che Faber non abbia voluto alterare il testo, lasciando al sonetto la sua naturale e originale composizione.

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