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Ozzy Osbourne: perchè il leader dei Black Sabbath abbandonò la band

Il primo abbandono di Ozzy Osbourne nel 1977

Come in una grande storia d’amore, fatta di allontanamenti e riavvicinamenti, scossoni e poi riassestamenti, la storia di Ozzy Osbourne e dei Black Sabbath è sempre stata piena di alti e bassi, di momenti celebri e altri meno memorabili. Certamente, riuscire a conciliare quel genio e quella follia che sono proprie del grande leader della band britannica con la band britannica stessa non dev’essere mai stato semplice. Ozzy ha sempre riconosciuto di essere più che un semplice spirito libero, e non sempre è stato facile conciliare ciò con i naturali meccanismi di una formazione.

Per questo motivo, il 5 novembre del 1977 – esattamente 41 anni fa – il capitano decise di abbandonare la propria nave, lasciandola sì al proprio destino, ma pentendosi della sua scelta fin da subito. Fu immediato, in effetti, il ritorno all’interno della band, ma la rottura c’era ormai già stata, e sarebbe stato difficile portare avanti un progetto senza le migliori intenzioni.

Il licenziamento due anni dopo

Questa rottura da teorica divenne reale due anni dopo, quando Ozzy Osbourne venne licenziato da Tony Iommi. Mentre il chitarrista diveniva sempre più fondamentale all’interno dei meccanismi della band (sarà l’unico membro fisso della formazione), il ruolo di Ozzy divenne sempre più marginale, per scelta propria. Quella maturazione e condivisione artistica che avevano dato il via ad uno dei progetti musicali più belli e innovativi di sempre sembrava essere ormai tramontata.

Il britannico ha parlato del suo licenziamento, ritenendolo giusto, al Rolling Stone:  “Tony aveva ragione quando mi allontanò perché non ero più impegnato nella band. Quando scrivi qualcosa con qualcuno e la cosa diventa un peso piuttosto che un risultato perché la maggior parte dei soldi finiscono per pagare le spese legali. Eravamo molto giovani, abbiamo formato una band ed abbiamo avuto successo. Il nostro manager scappò con i soldi. Noi non abbiamo cominciato a fare musica per essere dei contabili, ma dovevamo esserlo. In quei 10 anni abbiamo imparato ad andare d’accordo, ma poi io stavo diventando pazzo. Abbiamo cominciato a litigare con il manager e con gli avvocati. Alla fine litigavamo tra di noi, ed è stato giusto che io andassi via”.

Perchè è giusto che la storia della band sia andata in questo modo

I destini di Ozzy Osbourne e Black Sabbath si sono incrociati anche dopo il licenziamento, e 13 – ultimo album in studio della band – ne è la dimostrazione. Essenzialmente, però, è bene considerare ciò che c’è stato nelle carriere delle due parti, scindendo queste stesse. E’ giusto che la storia della band sia andata in questo modo? Sì, nonostante tutto sia andato in progressivo declino.

Ricordiamo e ricorderemo tutti i Black Sabbath come gli autori dei primi cinque album – prodotti eccezionali e senza tempo -, ma allo stesso tempo non sarebbe stato auspicabile proseguire dati certi presupposti. Nonostante tutto, le carriere sono continuate e hanno avuto il loro corso. Ed è giusto che tutto sia andato in questo modo.

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