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Dave Grohl e la sua ultima ambizione: suonare con gli AC/DC

L’ultima ambizione di Dave Grohl: suonare con gli AC/DC

Che a Dave Grohl non dispiaccia suonare con altre band e artisti, non c’è dubbio. Il leader dei Foo Fighters ha suonato praticamente con chiunque, dando il suo grande contributo artistico sia all’interno di album o canzoni, sia in tantissime esibizioni dal vivo. Basti pensare alle ultime in ordine di tempo: l’ex batterista dei Nirvana si è esibito suonando lo strumento che l’ha consacrato con Karen O e Nick Zinner dei Yeah Yeah Yeahs e Beck, durante il The Last Weekend, in occasione del periodo elettorale prima dele elezioni di mid-term.

L’ultima ambizione di Dave Grohl è, però, suonare con gli AC/DC. Dopo una carriera intera che l’ha visto partire con i Nirvana, approdare ai Foo Fighters da lui fondati e collaborare con gli artisti più disparati, la ciliegina sulla torta sarebbe la hard-rock band australiana. Ma c’è un problema: “AC/DC, questo è il mio ultimo desiderio, basta. Però Phil Rudd è tornato. Se scavi nella loro discografia, nelle prime cose c’era un po’ di dinamica, poi si sono stabilizzati nel ritmo. Si tratta di questo, ed è grazie a Phil Rudd. Sono gli AC/DC, vero, ma è quel ragazzo ad essere in possesso della chiave”. 

Il rapporto tra musica e politica secondo il leader dei Foo Fighters

A proposito di politica, che ha visto impegnato il leader dei Foo Fighters in occasione di una delle sue ultime esibizioni, Dave Grohl non l’ha mai considerata un qualcosa di lontana e scissa dalla musica. “Crescendo al di fuori di Washington, DC, la scena musicale underground era sempre molto politica”, ha detto, infatti, il cantante e batterista. “Quindi dalle band di Dischord a molte band della periferia, se c’era un evento o una protesta che coinvolgeva la musica , di solito era una delle nostre band. Così ho suonato per Amnesty International, ho marciato con la batteria e sono rimasto fuori dall’Ambasciata del Sud Africa, come una protesta a percussione punk contro l’Apartheid”.

E sui giovani politicizzati: “Ricordo quando abbiamo suonato per beneficenza al Live Earth 10 anni fa … più di chiunque altro stavo pensando a mia figlia. Era in prima linea nella mia mente, tenendo in considerazione la sua generazione. E quindi molti dei problemi di cui tutti parlano qui riguardano non solo noi, ma i miei figli. Quindi come padre c’è una certa responsabilità nell’aiutare.”

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