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Who a Cincinnati: il tragico concerto della band britannica

Uno degli eventi più tragici della storia del rock si verificò 3 dicembre del 1979, al Riverfront Coliseum (oggi conosciuto come US Bank Arena) statunitense. Si tratta del disastroso concerto dei Who a Cincinnati, che vide la morte di 11 persone a seguito di una disastrosa organizzazione dell’evento stesso.

L’organizzazione del concerto dei Who a Cincinnati

Se il Riverfront Coliseum – oggi conosciuto come US Bank Arena – di Cincinnati aveva accumulato una fama negativa, per un’organizzazione mai ottimale di concerti e date, il disastro del concerto dei Who a Cincinnati ha sicuramente contribuito ad aumentare ancor più questa fama negativa stessa.

In effetti, ciò che si verificò quello sfortunatissimo 3 dicembre del 1979 fu frutto di un’organizzazione disastrosa, che non tenne conto di quale fosse il calibro degli ospiti in questione. L’evento fu chiaramente sold-out, con più di 18mila biglietti venduti. 14mila di questi, però, non erano numerati e furono venduti tutti allo stesso prezzo. Per accaparrarsi i posti migliori, dunque, l’unico modo possibile era quello di correre il più possibile e prima degli altri, una volta che le entrate fossero accessibili.

Il disastroso concerto dei Who: 11 i morti

Nonostante manca ancora qualche ora prima dell’inizio dello spettacolo, alle 19.00 già più di 7 mila persone erano appostate fuori agli ingressi del Riverfront Coliseum di Cincinnati. La tensione era altissima e la sicurezza riusciva difficilmente a gestire questa grande folla, nonostante tutti gli ingressi furono serrati.

Ci furono due motivi fondamentali che portarono al disastroso concerto dei Who a Cincinnati, e soprattutto alla morte di 11 persone. Uno di questi fu la mancata apertura di tutte le porte contemporaneamente, così com’era stato stabilito. Gli ingressi erano molteplici, ma soltanto due porte laterali erano state aperte intorno alle 19:00; il secondo motivo fu quello scatenante: i Who iniziarono con un soundcheck piuttosto avanzato, che fece credere agli spettatori che il concerto fosse iniziato in anticipo. Mentre chi era più in avanti nella fila poté constatare che il concerto non era iniziato, chi era più dietro iniziò a spingere provocando diverse turbolenze.

A causa anche della negligenza della sicurezza, tutti gli spettatori decisero di mirare alle uniche due entrate disponibili con una corsa caotica: fu un disastro, dal momento che undici persone rimasero schiacciate dalla corsa impazzita di decine di migliaia di spettatori, accorsi soltanto per assistere al concerto dei propri idoli.

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