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Freddie Mercury, il segreto della sua voce spiegato dalla scienza

Quella di Freddie Mercury è stata indubbiamente una delle voci più riconoscibili nel panorama musicale. Come leader dei Queen, egli è riuscito ad incantare migliaia di persone in brani come Bohemian Rhapsody o We Are The Champions. Molti dei successi della band dipendevano dall’abilità di Freddie nel suo utilizzo della voce. Proprio questa sua abilità è stata studiata da parte di un team di ricercatori europei che hanno condotto dei test mirati a capirne, non solo l’unicità, ma soprattutto il funzionamento.

Le conclusioni della ricerca sono state pubblicate sul giornale Logopedics Phoniatrics Vocolagy, in italiano: “Logopedia, foniatria e vocolagia”. Lo studio ha seguito i canti a cappella dell’artista, isolando la sua voce da ogni tipo di rumore. I risultati dello studio sono stati impressionanti.

Freddie Mercury è stato il miglior interprete di sempre?

Secondo l’articolo, intitolato Freddie Mercury – Analisi acustica delle frequenze principali della sua voce, frequenze, vibrato e subarmoniche, il cantante aveva una frequenza media di 117,3 Hz, che gli conferiva una voce baritonale. Nel momento in cui apriva la gola, egli viaggiava su una gamma che andava circa 92,2 Hz fino a 784 Hz, dimostrando di avere un range molto ampio di note.

Altro fattore determinate nell’abilità di Freddie, era la sua capacità di modulare rapidamente la voce attraverso la vibrazione delle corde vocali. Questa capacità era più marcata in Mercury che in altre rockstar o cantanti classici professionisti.

Gli studiosi hanno anche cercato di ipotizzare il funzionamento delle sue corde vocali, cosa piuttosto difficile visto che il leader dei Queen è scomparso il 24 novembre del 1991. Lo studio stesso ha confermato l’impossibilità nell’essere precisi circa i dati ottenuti. Nonostante l’utilizzo di un cantante rock professionista come “controfigura” ci sono stati evidenti difetti durante la raccolta dati. Tuttavia, sono stati in grado di ipotizzare che Freddie fosse piuttosto abile nell’adattare la sua configurazione laringea alle esigenze musicali.

I falsi miti sulla sua voce

Sono diversi i miti che riguardano la voce di Freddie Mercury, soprattutto dopo il biopic sulla sua vita Bohemian Rhapsody. Secondo questi, la voce poderosa del cantante dei Queen sarebbe stata una diretta conseguenza delle deformazioni nella cavità orale del cantante. Tutte queste voci si sono rivelate assolutamente false sotto ogni aspetto. Ad affiancare il team di ricercatori che hanno fatto luce sul funzionamento e sulla manipolazione magistrale che Freddie esercitava sulle sue corde vocali, un gruppo di odontoiatri specializzati nelle malformazioni dentali.

Lo stesso Mercury arrivò ad attribuire la sua estensione vocale ad alcune anomalie nella sua cavità orale, gli studiosi hanno però confutato ogni tesi in merito. Nonostante il fatto che Mercury avesse quattro incisivi in più fosse un fatto ben poco comune, negli anni sarebbero comparsi diversi casi che presentavano malformazioni simili alla sua. Non riscontrando però alcun cambiamento particolare nella propria estensione vocale, distruggendo dunque tutti i falsi miti.

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