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Gli album con più problemi durante le fasi di registrazione

Registrare un album non è difficile solo da un punto di vista tecnico. Per una band rappresenta un arduo lavoro di squadra che richiede intesa e sacrificio. Proprio per questo sono molte le problematiche che possono ritardare l’uscita di un disco o, addirittura, cancellarne l’esistenza. In questo articolo, proveremo a ripercorrere la storia degli album con più problemi durante le fasi di registrazione nel panorama rock.

Gli album con più problemi durante le fasi di registrazione: 1) Let It Be

Tra gli album con più problemi durante le fasi di registrazione c’è Let It Be, album dei Beatles risalente al 1969. Si tratta soltanto di rumors, infatti non c’è nessuna conferma che il fatto sia avvenuto davvero, ma si parla di una forte lite tra George Harrison e John Lennon, che spinse il primo ad alzare le mani sul secondo. La storia riguarda un famoso biscotto di Harrison mangiato da Yoko Ono, all’ora compagna di Lennon, in un momento di assoluta tensione per l’intero gruppo. Anche se le voci sul litigio violento tra i due dovessero essere false, questo fu l’album che sentenziò la fine per i Beatles.

2) L’album mancato dei Blur

William Orbit è un produttore discografico britannico che già nel 1999 aveva collaborato con i Blur. Si ritrovò a lavorare di nuovo con la band nel 2012, per il nuovo album del gruppo. Tuttavia, le due parti non lavoravano in maniera ottimale e, ben presto, il clima si fece pesante e poco sereno. Orbit arrivò a definire Damon Albarn, il cantante dei Blur, come “terribile”, dicendo che non avrebbe mai più collaborato con quella band. In poco tempo le registrazioni furono cancellate.

3) Exile On Main Street dei Rolling Stones

Exile On Main Street è un album pubblicato nel 1972 dalla band dei Rolling Stones. I problemi legati alla creazione di questo disco sono riconducibili all’utilizzo di droga da parte di Keith Richards. Il chitarrista e compositore si rintanò in una villa al sud della Francia durante le registrazioni, facendo un pesante uso di eroina che lo rese poco produttivo. In qualche modo, la band riuscì ad unire i pezzi e, in ben quattro anni, riuscì a pubblicare quella che ad oggi viene considerata una grande opera musicale.

4) La follia dei The Libertines

Il gruppo indie rock londinese ha avuto grossi problemi durante la registrazioni di un nuovo album nel 2003. I membri della band si erano ritrovati a New York, con l’intento di creare qualcosa di nuovo. Ma Pete Doherty, voce e chitarra dei Libertines, sarebbe scomparso in un taxi giallo alla ricerca di droga non tornando per giorni e giorni. Carl Ashley Raphael Barât, anch’egli voce e chitarra del gruppo, perse la pazienza e, piuttosto furente, tornò nel suo paese. Doherty concluse successivamente le registrazioni solo, consegnando poi i nastri a Helen Hsu che li pubblicò online.

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