Ne abbiamo parlato in diverse occasioni e sottolinearlo, in qualche modo, è anche positivo per ricordare quanto la cultura italiana musicale sia stata, in determinate occasioni, eccessivamente negativa. Il 1971 è stato l’anno in cui i Led Zeppelin si sono ritrovati ad essere i protagonisti di una delle pagine più tristi della storia della musica in Italia, a causa di quel concerto in Italia che fu segnato da tumulti, scontri e caos che si avvertirono fin dal pomeriggio e che furono palpabili anche per la band. L’anno in questione, però, fu un anno particolare per la formazione che – all’apice della sua carriera e nel momento migliore della sua produzione – si ritrovò a suonare praticamente ovunque. In merito al concerto in Giappone della band, sono state raccolte alcune immagini in un filmato inedito rivelato soltanto dopo anni.
Il filmato inedito dei Led Zeppelin nel 1971
Immagini esclusive e un filmato ancor più inedito sui Led Zeppelin sono stati raccolti e diffusi, a distanza di anni, su un forum dei Led Zeppelin. La band si è esibita, nel 1971, in Giappone, ed è stata oggetto di alcune riprese che non erano mai state diffuse prima, e che rappresentano materiale del tutto inedito sulla formazione.
Il proprietario dei filmati ha dichiarato, in merito: “A proposito, il film di Led Zeppelin sull’esibizione di Tokyo non è al momento disponibile per uso pubblico perché odio l’uso commerciale di qualcun altro. È certamente bello che lo stesso Jimmy Page lo veda. Tuttavia, penso che solo una parte di esso possa essere resa pubblica. Il film che ho girato a Tokyo dal vivo nel 1971 è muto, ed è durato solo circa 40 minuti. L’anno scorso ho applicato la mia sorgente sonora a questo e ho realizzato un video di 47 minuti. Nel tempo, voglio creare una versione completa con immagini fisse.”
Le dichiarazioni segrete sul concerto fallimentare dei Led Zeppelin a Milano
Il 1971 è stato, come abbiamo precedentemente, l’anno in cui è avvenuto quel celebre concerto dei Led Zeppelin a Milano, che ha segnato una delle pagine più negative per la storia della musica italiana. Alcuni racconti, in particolar modo quello di Riccardo Bertoncelli, hanno contribuito a costruire una certa memoria collettiva di quello che fu un giorno incredibilmente difficile.
Bertoncelli ha raccontato: “Ricordo solo di essere stato in questa calca tremenda, sul prato del Vigorelli. Arrivammo prima dell’inizio di tutto, verso le sette di sera, ma ho dei ricordi molto vaghi su chi si esibì prima. Ricordo solo un Gianni Morandi cacciato a forza dal palco, perché il pubblico voleva i Led Zeppelin: quella di farli suonare dopo gli artisti del Cantagiro è stata un’idea assurda partorita dall’organizzatore, che non conosceva il pubblico. Non c’era nessuno, in platea, disposto ad accettare la varietà di musiche proposte dal cartellone della serata…” A proposito di Morandi, il ricordo è stato incredibile: “Su Gianni Morandi posso raccontare di più. Quella sera presentò una canzone, “Al bar si muore”, che non era proprio una canzonetta. Tentò quindi di metterla sul piano politico: salì sul palco e disse qualcosa come “Buonasera, compagni”, e fu preso a pomodorate. Al pubblico non fregava niente dei compagni o del PCI…”