Nel lontano 1980 John Lennon, a dieci anni dallo scioglimento dei Beatles, emerse da un lungo digiuno musicale durato ben 5 anni. Dopo aver trascorso oltre un decennio da Fab Four, Lennon sembrava aver esaurito tutte le sue risorse: un viaggio nelle Bermuda cambiò radicalmente le cose.
Il viaggio di John Lennon verso le Bermuda
Lennon voleva staccare la spina e abbandonare la caotica New York City per visitare l’arcipelago delle Bermuda in compagnia dell’immancabile Yoko Ono. Il viaggio, però, non iniziò nel migliore dei modi.
Prima di analizzare la situazione, però, è doveroso fare un passo indietro. Negli anni settanta Lennon e Yoko si trasferirono a Long Island, in una casa sul mare. E, proprio nelle fredde acque newyorchesi, in John nacque la passione per la vela: comprò una piccola imbarcazione e imparò presto a veleggiare. Voglioso di mettersi in gioco, il musicista organizzò con il suo insegnate Tyler Coneys una piccola crociera verso le Bermuda. Lennon si imbarcò il 4 giugno da New Port in compagnia di 3 amici e del capitano Hank Halsted.
La bufera che mise a dura prova la navigazione di Lennon e soci
Dopo un inizio tranquillo, la navigazione diventò presto un problema: durante il terzo giorno l’ex Beatles e soci si ritrovarono nel bel mezzo di una bufera. Il capitano, sfinito dagli enormi sforzi, lasciò il timone all’ex Beatles, l’unico che oltre a lui avesse un minimo di esperienza.
John Lennon, inaspettatamente, si dimostrò un prontissimo marinaio e riuscì ad evitare il peggio: “Rimasi da solo al timone, per più di sei ore, mantenendo la rotta. Sono stato sepolto dall’acqua, schiacciato dalle onde per più di sei ore. È come stare sul palco: ormai sei lì e non c’è alcun modo di tirarsi indietro.” Spiegò successivamente l’artista di Liverpool, aggiungendo: “Un paio di onde mi avevano messo in ginocchio, ma io resistevo e cantavo. Cantavo e invocavo gli dei. Mi sentivo come un vichingo.”
Fortunatamente dopo un po’ di tempo i mari si calmarono e Lennon e la sua ciurma riuscirono ad arrivare alla meta sani e salvi. In quel bellissimo paradiso terrestre John Lennon ritrovò la sua musa ispiratrice e, una dopo l’altra, iniziò a comporre canzoni su canzoni: “Ero così appagato dopo quell’esperienza in mare che mi sentivo sintonizzato col mondo intero. E così sono arrivate tutte queste canzoni!”
In totale tranquillità l’ex Fab Four compose circa 25 canzoni, tra cui alcuni grandi classici come: “Watching Wheels”, “Woman” e “(Just Like) Starting Over”. In un clima di totale relax John Lennon e Yoko Ono gettarono le basi per uno dei loro più grandi album: “Double Fantasy”.