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Le cinque peggiori esibizioni rock al Festival di Sanremo

A un passo dall’inizio del Festival di Sanremo 2020, soprattutto nel contesto del rock non è raro ricordare tutti i momenti che hanno visto protagonisti artisti rock sul palco dell’Ariston. Non di rado, infatti, i maggiori esponenti del rock mondiale si sono confrontati con la più importante manifestazione canora che riguardi la musica italiana e, purtroppo, nella maggior parte dei casi gli esiti non sono stati positivi. Non che l’esibizione di questi artisti fu fallimentare o non consona alla musica italiana ma, per un motivo o per un altro, il palco dell’Ariston sembrò non essere pronto ad accogliere esponenti di una cultura totalmente distante dalla propria e, in certe occasioni, anche le logiche televisive determinarono quel tracollo che ancora oggi ricordiamo. Vi parliamo delle cinque peggiori esibizioni rock al Festival di Sanremo. 

Robert Plant e Jimmy Page – Most High (1998)

La prima esibizione di cui vi parliamo è anche quella più sconcertante: nell’ambito delle cinque peggiori esibizioni rock al Festival di Sanremo non si può non citare quella di Most High, avvenuta in occasione del Festival di Sanremo del 1998. Tutto, in quest’esibizione, è incredibilmente negativo e il nostro giudizio non è assolutamente un biasimo nei confronti dei Led Zeppelin.

Innanzitutto, l’esibizione è avvenuta in un palese playback che non è stato mascherato in nessun modo da Robert Plant che (come diremo successivamente per Freddie Mercury) sembra quasi ostentare quella situazione cui è sottoposto; in secondo luogo, il pubblico dell’Ariston, che fino a quel momento si era sbracciato per i cantanti previsti in gara, sembrò subire passivamente l’esibizione applaudendo di circostanza e lo stesso Vianello, alla conduzione, sentenziò con un “paggenpè…”, non riuscendo bene a ricordare i due nomi presenti sul palco. Il migliore momento dell’esibizione? Lo sbadiglio di Robert Plant verso un pubblico dell’Ariston che sembrava essere completamente assopito.

Placebo – Special K (2001)

Siamo sicuramente di fronte a una delle esibizioni peggiori avvenute al Festival di Sanremo, ancora una volta non per ciò che fu proposto sul palco ma per la reazione eccessiva, smodata e quasi bigotta del pubblico dell’Ariston. Il contesto è quello del Festival del 2001, in cui i Placebo esibirono Special K, brano che esalta – con toni quasi smielati e melodici – il consumo di ketamina ma che, vuoi per ignoranza della lingua inglese, vuoi per altri motivi, non viene colto né sconvolge affatto il pubblico presente. 

In un contesto globale in cui i Placebo sembrarono essere incredibilmente fuori posto, la reazione di Brian Molko fu abbastanza fisica: il cantante sfasciò la sua chitarra al termine dell’esibizione, fronteggiando poi il pubblico biasimante che diede vita ad un coro di fischi misti ad applausi.

Queen – Radio Gaga (1984)

E’ la peggiore esibizione rock che sia passata alla storia nell’ambito del Festival di Sanremo: tutti conoscono lo scempio che è stato creato da una televisione italiana non pronta alla musica straniera, così come il risultato generato da quella volontà di Freddie Mercury di smascherare quel playback a cui era stato costretto.

Il contesto, ovviamente, è quello del Sanremo del 1984: se tra i camerini volavano le urla di un Freddie Mercury arrabbiatissimo per l’esibizione in playback, il palco si è tramutato in un’occasione per ironizzare su quella condizione; e così, tra l’asta del microfono messa al contrario e il microfono stesso continuamente allontanato, non fu difficile capire che il tutto stava avvenendo in playback.

Sting – Russians (1986)

Due anni dopo l’esibizione dei Queen al Festival di Sanremo la situazione fu più o meno la stessa, con protagonista Sting. Il cantante diede vita ad un’esibizione in cui, visibilmente imbarazzato, decise di rimanere completamente immobile per tutto il tempo, cantando lontano dal microfono e mostrando, ancora una volta, che il playback fosse protagonista. A distanza di anni, con Claudio Baglioni, il britannico è tornato sul palco con un piglio certamente diverso, ma soprattutto cantando con la sua voce.

Blur – Charmless Man (1996)

Ultima tra le cinque peggiori esibizioni rock che siano avvenute sul palco dell’Ariston di Sanremo è quella dei Blur che, per quanto divertente, dimostrò ancora una volta quell’affronto alle scelte che erano state fatte dagli organizzatori del Festival. Se ancora una volta fu protagonista il playback, la risposta questa volta cambiò: il chitarrista Graham Coxon decise di non presenziare sul palco e venne sostituito da un fantoccio, un cartonato a grandezza naturale.

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