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Il fenomeno del bagarinaggio nel Rock N’ Roll

Sentiamo spesso parlare in giro del fenomeno del bagarinaggio e, in particolare, di quanto questi ostacoli la riuscita di un evento. Sebbene in molti stati sia considerato illegale, il bagarinaggio viene definito; da alcuni economisti liberisti, come una forma d’espressione del libero mercato. Ma in cosa consiste questo famigerato fenomeno e, in che modo attecchisce sugli appassionati di musica in giro per il mondo? Ebbene, per definizione, il bagarino è colui che esercita, per l’appunto, l’atto in questione. Si tratta di individui che acquistano in tempi record o in prevendita i biglietti per un concerto o, più in generale, per un evento per cui sarebbe previsto il pagamento di un tagliando; in modo da rivenderli subitaneamente a seguito dell’esaurimento di questi ultimi sulle piattaforme ufficiali.

Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una moltitudine di polemiche di proporzioni massive in merito al bagarinaggio e, ai danni che questa pratica può comportare; non solo per gli appassionati, ma in particolare, al mercato che si cela dietro le vendite dei biglietti. Sostanzialmente, come in ogni questione, ritroviamo due facce di una stessa medaglia,  a designare circostanze completamente opposte l’una dall’altra. Se da una parte, infatti, vediamo politiche di marketing discutibili che, osteggiando la partecipazione dei fan ai concerti, li costringono a rivolgersi ai bagarini; dall’altro vediamo un tentativo di risanamento del mercato attraverso campagne di sensibilizzazione e criticismi particolarmente aspri nei confronti di questa deplorevole pratica.

Secondary Ticketing e bagarinaggio. Di che si tratta?

Il Secondary Ticketing è una pratica che consiste nell’acquistare tagliandi di ingresso per concerti e manifestazioni da rivenditori autorizzati, per poi rivenderli attraverso piattaforme online a prezzi ampiamente maggiorati.

Per riscontrare la presunta flagranza di un illecito, è opportuno valutare se, a mettere in atto il Secondary Ticketing sia un singolo utente che, costretto a disfarsi del proprio tagliando, sceglie di venderlo in rete o, se l’inserzione viene proposta da una società specializzata in questo tipo di fenomeno.

Praticare il Secondary Ticketing a scopo commerciale, infatti, potrebbe alterare le condizioni del mercato, danneggiando i consumatori finali. Ad oggi, nonostante un forte monito alla sensibilizzazione da parte della SIAE e del CODACONS, il fenomeno del Secondary Ticketing in Italia non costituisce ancora una forma di reato.

Le grandi band contro il secondary ticketing

Negli ultimi giorni, i Rage Against The Machine stanno facendo molto parlare della loro reunion e delle polemiche sorte a fronte degli eventi ai quali si esibiranno. La band di Zach De La Rocha ribadisce il proprio impegno nella lotta contro il bagarinaggio; sempre più estremizzato in tempi recenti. I membri del gruppo hanno espresso la propria determinazione a preservare i loro concerti da questa pratica di sciacallaggio.

“Sin da quando abbiamo annunciato il tour, bagarini e siti di vendita hanno pubblicato inserzioni in cui vengono proposti biglietti contraffatti per le nostre esibizioni. Faremo tutto ciò in nostro potere per proteggere i nostri fan dal bagarinaggio e, al contempo, raccogliere quanto più denaro possibile per gli enti di beneficenza e le organizzazioni di attivisti che sosteniamo nelle città in cui suoneremo”. Sono queste le parole dei RATM apparse in numerosi post sui loro canali social.

“Siamo fiduciosi che tutto questo potrà aiutare i fan ad avere i tagliandi al valore nominale. Detestiamo il fenomeno del bagarinaggio proprio come voi e continueremo a combatterlo fino alla fine”, aggiungono. Secondo il gruppo, il 50% dei biglietti viene comprato e rivenduto attraverso questa pratica su varie piattaforme online. L’impegno dei RATM si concentra sul 90% del totale dei posti a disposizione.

Il motivo che si cela dietro quest’iniziativa è che, il restante 10% non controllato, sarà trattenuto dai promoter della band, per poter rivendere i biglietti restanti ad un prezzo leggermente maggiorato, ben lontano dalle cifre astronomiche richieste dai bagarini. Il ricavato di queste vendite verrà devoluto agli enti benefici sopracitati.

 

 

 

  

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