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Le rockstar che odiano i loro più grandi successi

Noel Gallagher e l’odio per Wonderwall degli Oasis

Se nel caso di Robert Plant e dei Led Zeppelin è più plausibile sorprendersi per l’odio dichiarato dai membri della band per il loro capolavoro, non ci stupiamo affatto nel momento in cui vi parliamo di Noel Gallagher, che odiava – insieme a suo fratello Liam, a dire il vero – Wonderwall, il più grande successo degli Oasis. Ora, che si tratti di dichiarazioni dettate dalla natura scontrosa di entrambi i fratelli o dalla volontà di generare continuamente polemica, non sta a noi dirlo. Fatto sta che Noel Gallagher ha dichiarato, in un’intervista, di soffocare ogni volta che è costretto a cantare una canzone che ormai non gli appartiene più, e che ha caratterizzato gli anni lontani di una band che non esiste più.

A dire il vero, anche quando fu realizzata Wonderwall non fu pensata esattamente per la bellezza che ne sarebbe potuta derivare. Leggendo tra le righe delle dichiarazioni di Noel Gallagher, in effetti, si nota come ci fosse un’attenzione maniacale volta a genere un capolavoro delle vendite quale, poi, Wonderwall è stato e che caratterizzava il vero obiettivo di band e produttori: «Non so da dove provengano gli accordi e ricordo la cosa di Harrison. Ricordo che “you’re my wishing stone” non suonava bene. Dove abitavo avevo un poster di Wonderwall. E così pensai: “You’re my wonderwall. Porca troia! Suona fantastico. Nessuno saprà cosa significhi”»

Noel Gallagher ha addirittura dichiarato, successivamente: “Qualcuno mi aveva comprato un aggeggino che si applica alla chitarra che si chiama capotasto, una cosina che metti sui tasti per poter spostare la voce su tonalità più alte. Io non ne avevo mai sentito parlare per un cazzo! Per quanto oggi possa sembrare strano, visto che tutte le mie canzoni prevedono un capotasto, non ne avevo mai sentito parlare. Qualcuno me l’ha procurato … Ricordo che mentre strimpellavo pensavo: “È piuttosto originale, no? Forse è la prima cosa originale che abbia mai fatto, no?” e ancora: Ricordo che il titolo iniziale era Wishing Stone. Non so perché, ma era una cosa tipo Wonderwall, capisci … L’album di George Harrison … Sai, la storia sarebbe stata proprio diversa se l’avessi chiamata Wishing cazzo di Stone! Ricordo che Alan McGee e Dick Green vennero ad ascoltarla, ad ascoltare l’album che praticamente era stato completato. Ricordo che si guardarono. Posso giurare di aver visto i simboli della sterlina (£) nei loro occhi.”

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