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Cinque canzoni Rock dedicate alla domenica

La domenica, si sa è una giornata relativamente monotona. 24 ore che, solitamente, ci avvolgono nel loro torpore nella speranza di ricaricare le batterie e affrontare con la giusta carica la settimana entrante. L’ultimo giorno della settimana, rappresenta per molti un momento noioso e difficile da mandare giù. I miti del Rock, però, si sono spesso ispirati a questo giorno per comporre alcuni brani che, col senno di poi, sono diventati veri e propri classici senza tempo.

Se per molti, quindi, la domenica potrebbe essere un giorno di riposo, per altri, specialmente per gli artisti a quanto pare, questa rappresenta una fonte di ispirazione praticamente inesauribile. Oggettivamente parlando, arrestare anche solo per un istante la frenesia alla quale, ognuno di noi, è relegato nel mondo moderno; può sembrare quasi una pazzia, vista l’alienazione cui siamo sottoposti dalle stressanti routine quotidiane. In questa classifica, abbiamo raccolto alcune di quelle che, secondo noi, sono le canzoni più belle dedicate alla domenica.

5) The Doors – Blue Sunday (1970)

Blue Sunday dura poco più di due minuti. In questo lasso di tempo, le strumentali disegnano archi onirici nel cielo di una domenica triste. Il brano è, di fatto, una ballata meravigliosamente riuscita. La batteria appena sfiorata dalle spazzole di Densmore accompagna un basso che, per quanto marcato, traccia le proprie linee con una certa delicatezza. Su questo scenario, Jim Morrison racconta di una domenica di pura stasi che, grazie all’amore per una donna assume mille colori vivaci e passionali.

4) David Bowie – Sunday (2002)

Un brano assolutamente magnetico. Sunday di David Bowie riprende alla perfezione il sound visionario che ha consacrato il Duca Bianco alla storia. Pezzo d’apertura del disco Progressive Rock Heathen, del 2002, Sunday è un vero e proprio viaggio, nel quale, la strumentale, disegna un quadro del mondo apocalittico e nichilista attraverso feroci linee elettroniche.

3) U2 – Sunday Bloody Sunday (1983)

Tratta dall’album War e, successivamente ripresa in Under A Blood Red Sky e in The Best Of 1980-1990, la domenica di sangue da cui la canzone prende il nome si riferisce al giorno in cui, la città nord Irlandese di Derry funse da scenario per una strage fratricida che rimase impressa nel cuore del Leader della band che, all’epoca, aveva solo 11 anni. Era il 30 gennaio del 1972 quando, nel corso di una manifestazione, persero la vita 14 persone e altrettante rimasero ferite per mano dell’esercito britannico che non esitò a reprimere con la forza una rivolta civile disarmata.

2) The Velvet Underground – Sunday Morning (1967)

Sunday Morning rappresenta un capostipite per la corrente Indie e Post Rock. Innumerevoli gruppi hanno tratto ispirazione dal delirio etilico di Lou Reed che, nell’iconico brano che tende ad assumere le sembianze di una ninna nanna, avvolge i propri ascoltatori in un esercizio spirituale che spinge verso un viaggio caratterizzato da una spiccata passività esistenziale.

1) Johnny Cash – Sunday Mornin’Coming Down (1970)

Sunday Morning Coming Down è un’intensa ballata Western proposta senza censure nel corso dello show televisivo di cui Johnny Cash fu protagonista nel 1970. Il successo del brano lanciò la carriera dell’autore del testo Krist Kristofferson che, nel 1969, non riscosse i consensi sperati con il medesimo brano. La versione di Johnny Cash, scardinò le classifiche statunitensi, spingendo Kristofferson sulla vetta. La canzone, fornisce un parallelismo digressivo tra la vita dissoluta dai tratti nichilisti e distruttivi del protagonista che, neanche di domenica trova ristoro dai dissidi dei suoi demoni interiori e, quella dei passanti e dei bambini che si dedicano al gioco e al riposo in una tiepida giornata di sole.

 

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