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Queen II, il secondo album dei Queen che ha riscritto la storia del rock

La storia del rock fa capo ad alcuni avvenimenti e diversi momenti che hanno contribuito a creare quelle definizioni che ancora oggi conosciamo e apprezziamo in quanto tali. Nel corso dei decenni sono stati tantissimi quei cambiamenti che sono stati conosciuti nella storia del rock e, ovviamente, tutti hanno una data specifica in cui si sono posti per la prima volta. Di Queen II, il secondo album in studio dei Queen pubblicato l’8 marzo del 1974, non vogliamo sottolinearvi soltanto la bellezza che tutti possono cogliere nell’immediato, ma anche la grandissima importanza che ne deriva: si tratta di un album che ha riscritto la storia del rock attraverso la commistione tra heavy metal e art rock, e di cui vogliamo parlarvi.

La storia di Queen II, il secondo album dei Queen pubblicato l’8 marzo del 1974

Il secondo album dei Queen, ribattezzato per motivi discografici Queen II, rappresenta un vero e proprio cambiamento storico non soltanto a causa delle sue tracce e della sua musicalità, ma anche grazie ad un atteggiamento incredibilmente rivoluzionario assunto dalla band. Il prodotto, in effetti, si distingue per una commistione incredibile tra heavy metal e art rock, mai vista prima nella storia del rock e incredibilmente innovativa per gli anni in cui venne realizzata: parliamo dell’8 marzo del 1974, giorno in cui l’album venne pubblicato in Gran Bretagna (per aspettare la pubblicazione negli Stati Uniti bisognerà aspettare il 9 aprile).

Brian May, a proposito di Queen II, ha dichiarato: «Led Zeppelin e The Who probabilmente sono da qualche parte in Queen II, perché sono tra i nostri gruppi preferiti, ma quello che stiamo cercando di fare diversamente da queste band [è] questo tipo di suono stratificato. […] Volevo anche costruire delle strutture dietro le linee melodiche principali. Stiamo tentando di spingere al limite le tecniche di studio abitualmente utilizzate da un gruppo rock.»

Il significato della copertina di Queen II

La copertina del secondo album in studio dei Queen venne realizzata dal fotografo Mick Rock, che venne incaricato di realizzare un prodotto che rispecchiasse l’etica della “decadenza glam” e della nascita di un nuovo genere musicale rivoluzionario, che i Queen volevano adottare. La band lasciò, come unica indicazione, la contrapposizione tra bene e male, tra white e black, che si concretizzò nella realizzazione di un’immagine tratta da una foto di Marlene Dietrich, a sua volta tratta da un film del 1932 intitolato Shanghai Express. 

Mick Rock, a proposito, dichiarò: «C’era il sentore che [imitando la posa della Dietrich] la copertina potesse essere troppo pretenziosa. Li fece sembrare un affare molto più grande di quanto fossero in quel momento, ma era un vero riflesso della loro musica». Freddie Mercury, dal suo canto, spiegò: «Non aveva nessun significato in particolare, ma eravamo affascinati da questo tipo di cose, e il guardaroba che utilizzavamo all’epoca lo descriveva perfettamente bene».

La tracklist di Queen II

Di seguito, sono riportate tutte le tracce di Queen II, suddivise secondo White List (testi e musiche prevalentemente di Brian May) e Black List (testi prevalentemente di Freddie Mercury). Quella che segue è la tracklist di Queen II:

White side

  • Procession – 1:12
  • Father to Son – 6:14
  • White Queen (As It Began) – 4:36
  • Some Day One Day – 4:23
  • The Loser in the End – 4:01

Black side

  • Ogre Battle – 4:08
  • The Fairy Feller’s Master-Stroke – 2:41
  • Nevermore – 1:27
  • The March of the Black Queen – 6:33
  • Funny How Love Is – 2:47
  • Seven Seas of Rhye – 2:50

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