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Testament, Alex Skolnick: “Vi racconto della band che i Metallica hanno fatto fallire”

Nella storia della musica si sono distinti tantissimi fenomeni artistici e culturali che, nonostante fossero di grande qualità, hanno avuto vita breve per un motivo o per un altro. Si pensi, ad esempio, a The Smiths, formazione alternative rock britannica che – con quattro album in studio pubblicati – ha avuto un’influenza di grande livello nella storia del rock britannico e non solo, nonostante un’attività musicale che si è sviluppata dal 1982 al 1987. Talvolta, però, il successo può anche incontrare una parabola discendente per motivi che sono esogeni e che non dipendono direttamente dal proprio operato: un esempio tra tutti può essere quello di Y&T, di cui ha parlato Alex Skolnick in una nuova intervista. Ma perchè questa band ha attraversato una fase di profonda crisi e che cosa c’entrano i Metallica con questa fase stessa?

La storia dei Testament raccontata di Alex Skolnick

La storia dei Y&T, di cui Alex Skolnick ha evidenziato la profonda fase di crisi ad un certo punto della sua esistenza, è rientrata nel canone di un’intervista che ha visto come protagonista lo stesso Skolnick, il quale ha – con molta lucidità – parlato della storia della sua band, Testament.

“La band è stata fondata dal [chitarrista] Eric Peterson. Ha un suono ritmico molto particolare ed è l’unico che è stato lì tutto il tempo. Ogni altra posizione è cambiata. Quando mi sono unito alla band per la prima volta, Chuck [Billy, voce] non era lì, e ora Chuck è ancora lì, ma tutti gli altri sono diversi. Ed ero diverso per un po’, ho avuto un periodo in cui non ero nel band, ma è sempre stato lì. E penso che solo lui sia una parte così grande della creazione del suono dall’inizio.”, ha dichiarato Skolnick.

E ancora: “Tutti quelli che arrivano si adattano, e suonano molto diversamente. […] Mi è stato detto che ho un suono di chitarra molto distinto, specialmente con assoli e melodie, ma continuo a fare come funziona nei Testament: nessuno di noi vuole cambiare l’intero suono della band; puoi cambiarlo un po’, ma l’importante è farlo sembrare come Testament. Puoi cambiare la tua personalità ma devi farla sembrare come la band. Penso che se Eric non ci fosse stato, tutto sembrerebbe molto, molto diverso”.

La crisi di Y&T e il ruolo dei Metallica

Nel corso dell’intervista, Alex Skolnick si è concentrato su quel fallimento degli Y&T che ha caratterizzato – a suo dire – una delle parabole discendenti più importanti che siano stati riscontrati nella storia della musica. La “responsabilità” dei Metallica, ovviamente, è soltanto apparente: in un momento di grande competizione artistica, la band ha pubblicato il suo prodotto più celebre, Black Album, determinando la fine di una formazione che aveva ottenuto un discreto successo e che sembrava addirittura superare i consensi che i Metallica avevano ottenuto.

Skolnick ha detto la sua: “Ho visto un sacco di band fallire e… il mio pensiero va a Y&T, che un tempo erano alla radio e creavano un grande hard rock. Erano superiori ai Metallica. Hanno suonato questo famoso concerto con Scorpions e Metallica chiamato “A Day on the Green” [nel 1985 a Oakland, in California] ed erano sopra i Metallica, e sembrava che avrebbero continuato a crescere. Ma poi hanno cambiato il loro suono, e hanno davvero provato a suonare per la radio e hanno reso il loro suono molto commerciale, è stato difficile ascoltarli. Quindi penso che non tu possa fare quell’errore, e poi penso che i Metallica abbiano fatto molto bene perché quando uscirono con il “Black Album” [nel 1991], avevano ancora quel suono e quell’intensità della musica precedente; aprendosi più lentamente a un pubblico più vasto, è stato più facile ascoltarli.”

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