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Le band grunge più sottovalutate di sempre

Per quanto relativamente breve rispetto a tutti gli altri generi musicali discendenti direttamente dall’epopea rock, il grunge ha avuto e ha – ancora oggi – una grandissima importanza, soprattutto dal punto di vista sociale e culturale, oltre che artistico. Non solo: il genere musicale nato a Seattle e celebre a partire dagli anni ’90 ha avuto un grandissimo successo, grazie a formazioni come Pearl Jam, Alice In Chains, Smashing Pumpkins e, naturalmente, Nirvana. Band che non soltanto hanno ottenuto numeri di grandissimo valore, in grado di fare la storia della musica e dell’arte in generale, ma che si sono imposte particolarmente nel mondo di quella musica stessa: allo stesso tempo, diverse formazioni grunge non hanno ottenuto il successo che – probabilmente – meritavano. Vogliamo approfondire in questa sede quali sono le band grunge più sottovalutate di sempre. 

Mother Love Bone

La prima tra le band grunge più sottovalutate di sempre che meritano di essere prese in considerazione per la loro grande importanza è quella dei Mother Love Bone; la band, nata a Seattle nel 1987, si originò dalle ceneri di un’altra formazione precedente, quella dei Green River, di cui facevano parte Stone Gossard, Bruce Fairweather e Jeff Ament e a cui si aggiunsero il cantante Andrew Wood e il batterista Greg Gilmore. 

Il grande cambiamento artistico non si osservò dal punto di vista strutturale, ma anche ideologico e musicale: se i Green River avevano lasciato che la pesantezza di sonorità garage punk fosse fondamentale nel modus operandi della formazione, i Mother Love Bone vollero assumere un gusto innovativo, dominato dall’ideologia di Andrew Wood e canalizzato in un nuovo esercizio glam, che sembrò funzionare particolarmente nell’ottica della nuova band grunge. I Mother Love Bone seppero imporsi in diversi locali di Seattle e a pubblicare anche un EP, Shine, prima di attraversare la tragedia con la morte del cantante per overdose. Dalle ceneri della band un altro musicista di Seattle, Eddie Vedder, saprà trovare ispirazione per la nascita di una band grunge innovativa e che farà la storia: i Pearl Jam. 

Temple Of The Dog

Correlati ai Mother Love Bone sono i Temple Of The Dog, supergruppo statunitense grunge che si è originato – per volere di Chris Cornell – a seguito della morte del suo amico Andrew Wood, avvenuta per overdose di eroina nel 1990. Il futuro cantante dei Soundgarden creò una formazione insieme a Stone Gossard e Jeff Ament, includendo all’interno della stessa il batterista Matt Cameron, il chitarrista Mike McCready e il futuro leader dei Pearl Jam Eddie Vedder.

Per quanta qualità potesse esprimere la formazione statunitense, che pubblicò un solo e omonimo album in studio, il successo fu soltanto una lontana aspirazione, che non si tradusse in atto. La band si è esibita dal vivo soltanto in rare occasioni, come al Festival di Lollapalooza del 1992. 

Grey Daze

Ultima tra le band grunge più sottovalutate di sempre che meritano di essere prese in considerazione è quella di Grey Daze, che ha avuto un’attività musicale dal 1993 al 2001. La band è stata fondata da Chester Bennington e Sean Dowdell, dopo lo scioglimento dei Sean Dowdell and His Friends?. Al gruppo, successivamente, si aggiunsero Jason Barnes, poi sostituito da Bobby Benish e Jonathan Krause, nei ruoli di chitarrista e batterista.

La band ha avuto, nonostante gli anni di collaborazione, un’espressione artistica piuttosto ridotta, dattata soprattutto tra le divergenze artistiche e personali tra i suoi membri. L’abbandono di Chester Bennington e il suo successivo ingresso negli Xero, però, sono stati determinanti nell’ambito della storia della musica, grazie a quella che sarà la fondazione dei Linkin Park.

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