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Coronavirus, ecco come dovrebbero svolgersi i concerti dopo il COVID-19

Un prossimo spettacolo di Travis McCready dell’emergente gruppo rock country Bishop Gunn potrebbe forse prefigurare come i concerti avranno luogo in un mondo post-COVID-19. Come riportato da Billboard, McCready suonerà nei TempleLive a Fort Smith, Arkansas, Il prossimo venerdì (15 maggio). Si tratta di un concerto significato, in quanto avviene tre giorni prima che il divieto dell’Arkansas di esibizioni dal vivo venga revocato. Il luogo del concerto sarà di 1.100 posti e dovrà per forza ridurre la sua capacità dell‘80%, a 229 persone. Ma il futuro potrebbe essere così poco radioso? Come saranno i concerti dopo il COVID-19 e la fine dell’emergenza Coronavirus?

Le disposizioni di sicurezza

Ci saranno gruppi di 2-13 posti che verranno collocati ad almeno un metro di distanza e devono essere acquistati insieme. Da come si è capito, non si potranno comprare biglietti singoli, per nessuna ragione. Molti hanno criticato questa scelta che sembra essere, francamente parlando, una cosa davvero strana. A tutti i partecipanti sarà richiesto di indossare maschere per il viso, che possono essere acquistate sul posto, se necessario, e di farsi misurare la temperatura prima di essere ammessi a teatro.

Il teatro pulito e ripulito

Il TempleLive sarà disinfettato prima dello spettacolo con nebulizzatori e tutti i passaggi pedonali saranno a senso unico, secondo le linee guida stabilite dai Centri per il controllo delle malattie. Le bevande saranno pre-confezionate o vendute in contenitori con coperchio. Ci sarà un limite di 10 persone in ogni bagno, con distributori di sapone e asciugamani di carta utilizzabili. Pare che alcuni impianti sanitari saranno chiusi per mantenere le linee guida di distanza sociale. I dipendenti si prenderanno cura di tutti i punti di contatto nel bagno e in tutto il locale per evitare casini e problemi. Sul sito Ticketmaster si possono trovare altre informazioni sull’evento che potrebbe cambiare per sempre i concerti dal vivo.

Chi sono i Bishop Gunn

I Bishop Gunn si sono formati nel 2016, pubblicando un EP omonimo quell’anno e un album intero intitolato alla loro città natale del Mississippi, Natchez, nel 2018. Nel corso della loro breve carriera, hanno aperto i concerti di Lynyrd Skynyrd, Slash e gli Struts, oltre a collaborare anche con Kid Rock. È composto da Travis McCready (alla voce, chitarra e armonica), Ben Lewis al basso, Burne Sharpe alla batteria e Drew Smithers alla chitarra solista. Le maggiori ispirazioni, manco a dirlo, vengono da Lynyrd Skynyrd e Soundgarden.

La storia del gruppo

Il frontman Travis McCready decise di lasciare il suo lavoro da impiegato lavorando come saldatore in un’acciaieria per perseguire una carriera nella musica a tempo pieno. Il batterista Burne Sharpe era alla ricerca di un cantante con cui esibirsi per una data del festival e quale occasione migliore di Travis. Alla band si unirono  poi l’ex marine Ben Lewis al basso, e il chitarrista Drew Smithers che lavorava in un negozio di chitarre a Nashville. Di certo, i Bishop Gunn entreranno nella storia della musica per aver visto nella propria pelle come saranno i concerti dopo il COVID-19.

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