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Radiohead: la band rivela perché OK Computer si chiama così

OK Computer è lo strabiliante terzo album in studio proposto dalla Alternative Rock Band britannica dei Radiohead. Il disco, fu pubblicato il 21 maggio del 1997, sotto le etichette Parlophone e Capitol Records. OK Computer fu il primo album prodotto dalla band in autonomia e, venne registrato nell’Oxfordshire e a Bath; per poi essere completato, con l’ausilio di Nigel Godrich, nella storica mansione di St. Catherine’s Court.

OK Computer sancì un importante punto di svolta per i Radiohead che decisero di discostarsi dal sound di The Bends, in cui le chitarre la fanno da padrone, insieme a testi di matrice prettamente introspettiva; per varcare i confini dell’astrazione lirica e dello sperimentalismo musicale. Con OK Computer, la band gettò le fondamenta di quelli che sarebbero stati i loro lavori successivi. Il disco viene considerato dagli addetti ai lavori, in modo unanime, come uno dei migliori album degli anni ’90; nonché, come un’assoluta pietra miliare della storia del Rock.

OK Computer si affermò, in maniera meravigliosamente innovativa, sul Britpop e sull’Alternative di stampo più commerciale che, al tempo, imperversava nel Regno Unito. Tra i tanti riconoscimenti conquistati dai Radiohead grazie al disco, figurano un Grammy Award per la miglior performance Alternative Rock e la 162° posizione nella classifica dei 500 album migliori di sempre stilata da Rolling Stone. Nel 2015, inoltre, la Biblioteca del Congresso, definì OK Computer come un artefatto culturalmente significativo.

 I Radiohead rivelano perché OK Computer si chiama così

Nel 2017 ricorse il ventesimo anniversario dall’uscita del disco. In quell’occasione, oltre a rilasciare una versione remastered con incluse alcune chicche rimaste inedite per i fan più appassionati; i Radiohead e, in particolare, il loro frontman, Thom Yorke, cominciarono a rilasciare diverse interviste, nel corso delle quali, fornivano alcuni dei dettagli salienti alla base dei quali si erse la realizzazione del disco. Parlando con Rolling Stone, l’iconico Leader dei Radiohead spiegò che le prime idee per l’album arrivarono un anno prima dalla sua uscita, mentre erano in tour per The Bends, negli Stati Uniti.

All’epoca, la band era solita seguire l’audiolibro sci-fi A Hitchhiker’s Guide To The Galaxy, ad opera di Douglas Adams. Il libro racconta, in sostanza, del rapporto d’interazione sorto tra il computer di bordo di una nave spaziale e il presidente galattico Zaphod Beeblebrox. L’epifania di Thom Yorke e del resto del gruppo in merito al celeberrimo titolo dell’album, arriva circa a metà del libro, quando; il computer informa il protagonista del racconto di non essere in grado di attivare i sistemi di difesa della nave per far fronte ad un attacco missilistico. La risposta del presidente è semplice e sorprendentemente pacata: “OK, Computer, voglio assumere il comando manuale”. Da qui, il titolo del terzo album dei Radiohead.

Andando avanti con il colloquio, Yorke ha rivelato di essersi immedesimato molto nelle atmosfere emarginanti del disco; spiegando di essere stato un disadattato da giovane, per poi essere travolto dal successo di una Rock band decisamente poco convenzionale. Inoltre, il Leader dei Radiohead ci ha tenuto a ricordare che, durante le sessioni d’incisione di OK Computer, tenutesi, come detto, in una storica mansione britannica, apparentemente infestata dagli spiriti, gli sia parso di entrare in contatto con dei fantasmi, credendo di parlare con loro durante il sonno.

 

 

 

 

 

 

 

 

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