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Led Zeppelin: quella volta che John Bonham guidò la sua Harley Davidson in un hotel

Tutti gli amanti dei Led Zeppelin sanno che John Bonham ha sempre avuto una personalità incredibilmente eccentrica e fuori dalle righe e che l’ha portato a diventare non soltanto uno dei batteristi più talentuosi della storia della musica, ma anche e soprattutto uno dei più celebri e apprezzati. Il batterista dei Led Zeppelin si è spesso distinto per alcuni suoi atti folli, e per pazzie che sono state raccontate nelle cronache e in diverse pubblicazioni. Nell’ambito di questo articolo vogliamo parlarvi di quella volta che il batterista dei Led Zeppelin decise di guidare la sua Harley Davidson tu in quei corridoi dell’hotel Chateau Marmont.

Il successo dell’hotel Chateau Marmont nella storia della musica

Prima di prendere in considerazione quella storia specifica di cui vogliamo raccontarvi all’interno di questo articolo, è fondamentale citare quel grande successo che l’hotel Chateau Marmont ha ottenuto nella storia della musica, anche e soprattutto grazie a quel legame con la musica stessa che non ha perso occasione per citarlo o ricordarlo attraverso fatti di cronaca nello specifico.

L’hotel deve il suo grande successo all’analogia che c’è sempre stata nella storia con i Grateful Dead, che grazie allo stesso hanno ottenuto un grandissimo successo con l’album In the Dark; nel mondo della musica in generale, se si prende in considerazione una figura come quella di Lana Del Rey, esiste anche una citazione specifica all’hotel che avviene all’interno del brano Off To The Races, pubblicato nel 2011, e Chateau Lobby.

Quella volta che John Bonham guidò la sua Harley Davidson nell’hotel

A questo punto, possiamo prendere in considerazione più nello specifico la storia che vogliamo raccontarvi all’interno di questo articolo, e che vede come protagonista John Bonham che guidò la sua Harley Davidson all’interno dei corridoi dell’hotel. Il batterista diede vita ad una folle acrobazia che l’ha visto guidare la sua moto dalla hall alle stanze dedicate ai membri della formazione, per più e più volte. Ovviamente, il batterista distrusse completamente il tappeto della hall, conservato nello stato in cui è stato ridotto dallo stesso batterista come vero e proprio cimelio.

Le stesse cronache che hanno raccontato della distruzione del tappeto dell’hotel Chateau Marmont, riportano anche di un impiegato dell’hotel che, avendo avuto modo di osservare lo stato in cui era stato ridotto l’albergo stesso, fece richiesta di poter fare lo stesso, almeno con una stanza, data la sua enorme invidia nel vedere quali fossero le libertà che erano concesse ad alcune realtà artistiche. Il permesso gli fu accordato e l’impiegato dell’hotel ebbe la possibilità di distruggere un’intera stanza e raderla al suolo, semplicemente per soddisfare la sua invidia che aveva precedentemente manifestato.

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