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Fleetwood Mac: 5 canzoni che hanno reso la band immortale

I Fleetwood Mac sono una delle grandi Band che hanno reso il Rock un genere eterno. Il loro apporto sul panorama musicale moderno è fortissimo, grazie ad una commistione eclettica di emozione e tecnicismi unici nel loro genere. I Fleetwood Mac hanno goduto di enorme successo, nel corso degli anni, grazie alle loro strabilianti canzoni. La band di Mick Fleetwood ha venduto oltre 100 milioni di copie e, nel 1998, è entrata a far parte della Rock And Roll Hall Of Fame.

I Fleetwood Mac mossero i primi passi in Inghilterra. Era la seconda metà degli anni ’60 e, la band, suonava British Blues. Il gruppo nacque per opera del batterista Mick Fleetwood, del bassista John McVie e del chitarrista Peter Green, dopo aver lasciato i Bluesbreakers di John Mayall ed essersi uniti al chitarrista Jeremy Spencer. Il nome della band venne coniato da Peter Green, come risultato della fusione tra il nome del batterista e del bassista. In quel periodo, la band diede vita ad alcuni dei suoi più grandi successi, tra cui Black Magic Woman.

Nel 1969, con Then Play On, i Fleetwood Mac  cominciarono a sperimentare con le sonorità con cui passarono alla storia. Sebbene abbiano cambiato line-up diverse volte, i Fleetwood Mac continuano ad essere una pietra miliare del Rock Classico. In questa classifica, abbiamo raccolto alcune delle migliori canzoni che hanno reso immortali i Fleetwood Mac.

5) Don’t Stop (1977)

Don’t Stop è un classico assoluto, immancabile in questa lista. Il brano è un caposaldo del Rock Classico. Un brano travolgente e dal significato profondissimo. Le canzoni dei Fleetwood Mac sono una garanzia in quanto a sonorità ricercate e melodie articolate; Don’t Stop, però, è anche un inno alla positività come pochi che invita l’ascoltatore a slanciarsi con ottimismo verso il futuro.

4) Man Of The World (1969)

Si tratta, forse, di una delle canzoni più struggenti ed empatiche dell’intera, straordinaria, opera dei Fleetwood mac. Man Of The World non manca di personalità, nonostante i presupposti. Il brano, che uscì dopo il singolo Albatross, non raggiunse il primo posto in classifica solo a causa di Get Back dei Beatles. Il testo, come la musica, rappresentano lo stato più emotivo di Peter Green.

3) The Chain (1977)

Sebbene non sia mai stato rilasciato come singolo, The Chain è sempre stato un cavallo di battaglia della band dal vivo. Il brano, è la quintessenza dell’eclettismo artistico dei membri della band. La canzone è il frutto del genio di Linsdey Buckingham in qualità di produttore. Si tratta dell’unico brano accreditato a tutti e 5 i membri dei Fleetwood Mac nell’era di Rumours. The Chain rappresenta un’altra manifestazione dell’emotività del gruppo. Mentre la chitarra è un crescendo esplosivo, il basso traccia una delle linee più famose nella storia del Rock.

2) Songbird (1977)

Songbird è uno dei brani più evocativi presenti in Rumours. L’intero album, venne registrato in un teatro vuoto dell’Università della California. Il brano, eseguito da Christine McVie per piano e voce è madido d’emozione e amore incondizionato. La sua compositrice lo definisce un inno per chiunque, una piccola preghiera. Songbird ha chiuso tutti gli spettacoli dei Fleetwood Mac fino al 1998, anno in cui McVie ha lasciato la band.

1) Hypnotized (1973)

Bob Welch è una figura particolarmente significativa nella storia dei Fleetwood Mac. In molti lo vedono come il salvatore della band dopo la dipartita di Peter Green, nel 1971. Insieme a Christine McVie, si è reso fautore del Soft Rock. Il sound definitivo dei Fleetwood Mac emerse grazie a lui, per poi sbocciare grazie a Buckingham e Nicks nel 1974. Il punto più alto della militanza di Welch nei Fleetwood Mac arrivò con la traccia Hypnotized; misteriosamente affascinante e dalle atmosfere inclini al Jazz. Tratta dall’album Mystery To Me, Hypnotyzed viene arricchita dalle armonie oniriche di Christine McVie che fanno da sfondo alle straordinarie linee vocali di Welch.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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