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Le copertine più strane nella storia del rock

Nel corso della storia del rock sono molteplici le copertine che hanno fatto la storia per gli elementi sui quali si baciano, e che hanno portato queste copertine stessi ad essere o oggetto di polemica da parte di addetti ai lavori e critici, ho particolarmente apprezzati perché gli stessi elementi che risultano essere in controtendenza rispetto alla convenzione. Queste stesse copertine, per i loro elementi, possono ritenersi incredibilmente strane e – per questo motivo – rivoluzionarie nel loro aspetto; nello specifico, ecco quali sono le copertine più strane che siano mai state realizzate nella storia del rock, e che hanno fatto la storia proprio grazie alla loro stranezza.

Houses Of The Holy

Il primo album che prendiamo in considerazione per la sua copertina piuttosto strana è Houses of the Holy, il quinto album in studio pubblicato dalla band britannica dei Led Zeppelin il 28 marzo del 1973 la copertina è stata votata tra le cento migliori copertine di sempre dalla rivista Rolling Stone, e posizionata al cinquantesimo posto in questa lista stessa. Ispirata al romanzo Le guide del tramonto di Arthur Charles Clarke, è stata realizzata dallo studio Hipgnosis, particolarmente celebre nella storia della musica per le copertine realizzate ai Pink Floyd.

In particolar modo, la copertina mostra un fotomontaggio piuttosto particolare, e presenta dei bambini che si arrampicano sul Selciato del gigante Irlanda del Nord. Inizialmente i bambini erano due ma poi, successivamente, grazie all’intervento dell’aerografo, si sono moltiplicati, fino ad essere sei sul fronte e 5 sul retro.

Born Again

Altro album che merita di essere preso in considerazione per la sua copertina è Born Again, pubblicato nel 1983 da i Black Sabbath. La copertina dell’album, che la storia racconta essere stata disegnata in stato di ebbrezza, rappresenta un neonato dalle sembianze demoniache. Non a caso, questa copertina stessa è stata oggetto di grande controversia e polemica, tanto che lo stesso Steve Joule, che l’ha realizzata, aveva pensato di cancellarla. La foto presente all’interno della copertina di Born Again fu utilizzata anche dai Depeche Mode per il singolo New Life, per quanto gli occhi del bambino fossero stati coperti da una barra nera.

Nevermind

Per quanto sia diventata iconica del corso della storia del rock, la copertina di Nevermind rappresenta sicuramente una delle copertine più strane nella storia della musica. I Nirvana hanno realizzato questa copertina particolare per il loro secondo album in studio, che ha fatto naturalmente alla storia della musica. All’interno di questa stessa copertina figura un neonato che insegue la banconota di un dollaro, appesa ad una canna da pesca.

In merito alla copertina ci sono stati grandi polemiche, che hanno ricordato la eventuale copertura dei genitali del neonato con un aerografo; Cobain accettò di coprire i genitali solo con uno smile provocatorio, che avrebbe dimostrato la sua mancata volontà di effettuare una censura di questo tipo, da sottoporre soprattutto a persone incredibilmente perverse che non potevano accettare la presenza di genitali di un neonato. Alla fine, però, la censura non avvenne, come ben possiamo apprezzare ancora oggi.

The Piper At The Gates Of Down

Chiudiamo il nostro articolo con la copertina di The Piper at the Gates of Town, il primo album in studio dei Pink Floyd pubblicato nel 1967 e considerato come uno degli album più influenti di sempre. La copertina è stata fotografata è disegnata da Vic Singh, realizzata per mezzo della moltiplicazione delle figure dei membri dei Pink Floyd, legate tra di loro attraverso un effetto neanche troppo marcato, che sostituisce una naturale transizione, sul retro della copertina, invece, e realizzato una silhouette del gruppo, disegnato direttamente da Syd Barrett.

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