Oggi torniamo a parlare di uno dei decessi che più ha sconvolto il mondo della musica, una scomparsa inaspettata e ancora oggi avvolta nel mistero: la morte del cantante statunitense Michael Jackson. Il re del pop, considerato uno degli uomini più famosi del pianeta, nonché uno degli artisti con il maggior successo commerciale di sempre, ha rivoluzionato completamente il concetto di musica, influenzando praticamente tutte le future generazioni di artisti. La morte di Michael Jackson, avvenuta a cinquant’anni quel tragico 25 giugno del 2009, ha colpito profondamente l’intera industria musicale e, dopo un’attenta autopsia, sono emersi nuovi, inquietanti, dettagli circa le condizioni fisiche dell’iconica voce di “Thriller”.
25 giugno 2009: la morte di Michael Jackson
La morte di Michael Jackson, cantante, ballerino e filantropo statunitense, ha sconvolto milioni e milioni di appassionati del genere. Il decesso, avvenuto nella sua villa a Los Angeles in seguito ad un attacco cardiaco causato da un’intossicazione da propofol, è stato infatti definito come ‘il più grande evento mediatico di sempre’.
Dopo l’autopsia eseguita sul corpo del cantante e ballerino di Gary sono emersi dei dettagli alquanto inquietanti sulle reali condizioni fisiche del re del pop. Gli esami hanno rivelato alcuni aspetti sconosciuti circa le condizioni fisiche del cantante, confermando alcune voci che già giravano da tempo e cioè che Michael Jackson si era sottoposto a numerosi interventi chirurgici e che aveva non pochi problemi di salute.
I dettagli inquietanti emersi dopo l’autopsia
Innanzitutto la prima considerazione da fare è che Michael Jackson al momento della sua morte pesava appena 51 kg e, considerata l’altezza (1,78 cm), risultava estremamente magro, confermando le voci che parlavano di una lunga battaglia contro l’anoressia. L’autopsia ha inoltre rilevato numerosi segni di punture, probabilmente di antidolorifici, su spalle, gambe e fianchi.
Sul corpo del re del pop, inoltre, sono stati ritrovati alcuni profondi tagli sulla schiena e le sue ginocchia e i suoi stinchi erano parecchio contusi: il tutto suggerisce una brutta caduta del cantante pochi giorni prima della morte. I dettagli però, non finiscono certo qua. Il volto di Michael Jackson era pieno di cicatrici: il setto nasale era quasi completamente scomparso, le labbra e le sopracciglia erano tatuate e, a dirla tutta, anche la parte superiore del cuoio capelluto era tatuata, in modo che si fondesse meglio con l’attaccatura della sua parrucca. Si, parrucca.
Michael Jackson non aveva più i capelli e, secondo i medici, la sua testa era ricoperta solo di una leggera peluria, molto simile alla buccia di una pesca. Le chiazze (alcune scure, altre chiare) sulla pelle confermano invece la tesi che il cantante era affetto da vitiligine.
I risultati dell’autopsia e il conseguente referto medico rappresentato una testimonianza importante circa gli ultimi momenti di vita del re del pop e, allo stesso tempo, forniscono una chiara analisi delle condizioni fisiche di Michael Jackson, uno dei più grandi frontman che la storia della musica abbia mai conosciuto.