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Gene Simmons, quella volta che disse: “Kurt Cobain non è un’icona della musica!”

Gene Simmons, storico bassista e fondatore della leggendaria band dei Kiss, non le ha mai mandate a dire. Il Nostro ha detto delle parole non proprio bellissime, va detto, su Kurt Cobain. Kurt Cobain è stato senza alcun dubbio una personalità importante dal punto di vista musicale. Senza il frontman, chitarrista e fondatore dei Nirvana non ci sarebbe stato il boom del grunge negli Stati Uniti e nel mondo poi. Molti hanno definito Kurt Cobain come una vera icona del rock, rinforzata dopo la sua morte. Gene Simmons non è d’accordo però e ha detto: “Kurt Cobain non è un’icona della musica”.

Le dure parole del fondatore dei Kiss

“Il fatto di essere morto non lo rende assolutamente un’icona”. Sicuramente queste parole non faranno felice i migliaia, se non milioni, di fan dei Nirvana e di Kurt Cobain sparsi nel mondo. Come si permette Gene Simmons di sparlare così in questo modo, sparando a zero verso quello che viene definito il simbolo del grunge? Beh, va detto che Gene Simmons non è proprio l’ultimo arrivato. Per quanto i Kiss possano non piacere, è innegabile il loro valore musicale nel genere hard rock e metal, e non c’entrano solamente i vestiti appariscenti.

Neanche Amy Winehouse è un’icona

Il bassista dei Kiss però non si è “scagliato contro” solamente Kurt Cobain, ma ha parlato anche di altri musicisti e cantanti. Molti secondo lui hanno guadagnato lo status di leggende e icone della musica senza reali meriti. Una di queste è Amy Winehouse, a suo avviso “sopravvalutata” ma non perché non fosse una brava scrittrice o cantante ma per un altro motivo. Secondo lui, è assurdo definire Amy Winehouse una leggenda della musica dal momento che ha pubblicato pochissimi dischi nella sua carriera e non ci può essere una visione globale. Se avesse pubblicato diversi dischi nel giro di 20 anni forse le cose sarebbero diverse, ma non possiamo saperlo.

Le critiche al sistema musicale contemporaneo secondo Gene Simmons

Secondo Gene Simmons: “Internet è una cosa davvero affascinante, ma ultimamente per le band nuove è venuta a crearsi una situazione davvero triste. Non ci saranno altri Beatles, un altro Prince o i nuovi Kiss, perché non c’è un sistema che li supporti, non ci sono più etichette perché i giovani hanno deciso che non pagano più per avere la musica che tanto amano”. Va detto che questa è più una critica al sistema musicale odierno che ai singoli cantanti e artisti. E non ha tutti i torti.

I suoi idoli e Kurt Cobain…

Lui ha definito quali sono i suoi idoli. Ha detto a Team Rock Radio: “Elvis Presley, i Beatles, i Rolling Stones, Jimi Hendrix, The Who per gli anni Sessanta e Aerosmith, Queen, AC/DC e Led Zeppelin per i ’70. Provate a dirmi un nome di qualcuno che sia più grande di loro, dal 1984 ad oggi! E non qualcuno che ha fatto un paio di dischi e basta! Kurt Cobain?! Certo che no, ha fatto uno o due dischi! Basta morire giovani per fare di te un’icona? Non credo proprio. Kurt Cobain non è un’icona della musica!”

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