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Come è nato il progressive rock?

Andiamo a rispondere a una domanda molto complessa, ovvero come è nato il progressive rock? Dare una risposta a questa domanda non è molto semplice e siamo sicuri che non molti saranno conformi nelle stesse idee. Diciamo che il genere non nacque in un anno o in un periodo così preciso, ma molti affermano che il genere musicale si sviluppò nel Regno Unito e negli Stati Uniti già negli anni Sessanta. Molte band partivano dal jazz e dalla musica classica per poi inserirci degli elementi più “pop” (nel senso bello del termine) mischiate a diverse tecniche, ritmi e mood psichedelici. Le prime band progressive e poi anche le successive usavano delle tecniche molto particolari e innovative.

Lo scopo del progressive rock

Lo scopo di questo tipo di musica era quello di trasmettere un senso poetico molto forte e si avvicinava più all’arte che alla musica commerciale. L’obiettivo non era quindi quello di far ballare la gente, quanto quella di concentrarsi su temi e melodie assolutamente innovative ed essere impressionati al massimo. Questo tipo di musica era quindi definita con il genere “art rock”, o rock sinfonico nei primi tempi in quanti moltissimi retaggi musicali erano proprio tratti dalla musica classica. Insomma, lo scopo non era quello di ballare, ma di far pensare e di stupire. Per questo motivo, il progressive rock univa generi e approcci, anche tecnologici, molto diversi.

Gli stilemi e gli elementi chiave del progressive rock

Ovviamente, come ogni genere musicale, anche il progressive rock aveva i suoi stilemi. La parola chiave era la libertà assoluta di fare ciò che si voleva, spaziando tra vari approcci musicali e cambiamenti stilistici e ritmici già all’interno di un singolo brano. Il progressive rock, spesso associato a lunghissimi e poetici assoli e a musicisti tecnicamente incredibili, riusciva a portare in alto il rock n’roll e il rockabilly fondendolo con la musica “alta“. Con il tempo il genere iniziò a crescere e diventare sempre più importante fino al vero e proprio boom degli anni Sessanta.

Le varie band progressive rock famose

Fu in questo periodo che il mondo si riempì di band progressive. A partire dai Doors, i King Crimson, i Pink Floyd, i Jefferson Airplane, e moltissimi altri. Alcuni affermano che il progressive rock era molto legato al rock psichedelico e in effetti era così, ma non per tutte le band. Di certo la maggior parte delle band partiva dal jazz (più o meno adattato) per poi liberarsi completamente a nuovi schemi musicali. Lo fecero anche i Beatles, dopo il  loro primo periodo più pop e commerciale, con il disco Revolver, ma poi arrivarono anche altre band europee sulle file di quelle americane.

Il boom

Quindi, come è nato il progressive rock? Un po’ per caso, un po’ per quella voglia di fare un po’ quello che si voleva, ma con l’obiettivo di dimostrare qualcosa di nuovo. Il grande boom del genere avvenne a fine degli anni Sessanta e inizio anni Settanta, per poi scemare parzialmente o trasformarsi in altre forme. Anche l’Italia visse i suoi periodi progressive, ma questa è un’altra storia.

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