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Depeche Mode, la storia di Personal Jesus

Martin Lee Gore, il principale autore dei testi dei Depeche Mode (oltre che delle musiche), ha raccontato un po’ la storia di Personal Jesus. Il chitarrista ha affermato che si tratta della canzone più spirituale ed evangelica che lui abbia mai scritto. L’ispirazione venne da Elvis and Me, il libro scritto da Priscilla Presley in cui ella racconta il suo rapporto con il Re del Rock n’Roll. Ma allora l’elemento religioso dove è? Diciamo che è preso in senso lato, dal momento che Martin si chiede come ci si senta a essere come Gesù e a essere così importante. Elvis era il dio di Martin Gore, di fatto, e lo stesso chitarrista ha ammesso che qualcosa di strano effettivamente c’è.

Il cambiamento di stile e le varie versioni del pezzo

Il brano in questione testimonia il vero e proprio cambio stilistico dei Depeche Mode che in realtà si percepiva già da tempo. Personal Jesus testimonia un utilizzo della musica elettronica e dei sintetizzatore in maniera molto diversa da coma la usava la band in precedenza. Il pezzo ha degli elementi blues rock molto forti e la ripetitività di alcune parti del brano la rendono un classico già dopo due o tre ascolti. Non è un caso infatti che Personal Jesus venne scelto da tanti altri artisti per farci cover e versioni diverse. Due fra tutti, vanno ricordate le versioni di Johnny Cash e di Marylin Manson.

Il videoclip della canzone diretto da Anton Corbijn

Raccontando la storia di Personal Jesus, va sottolineato anche il contenuto del videoclip. La canzone ha un testo piuttosto originale e volutamente ambiguo e tratta di fede e religione ma il video come è? Strano, questo è giusto dire. Il video venne diretto da Anton Corbijn, fotografo, designer e storico collaboratore della band che ha realizzato per loro copertine e scenografie per concerti e dischi. Si tratta del primo video a colori del fotografo e venne girato in Spagna, ad Almeria, in quello che sembra un bordello. Inutile dire che il video venne censurato su più fronti e a più riprese.

Il successo di Personal Jesus dei Depeche Mode

La canzone in questione dei Depeche Mode fu subito un successo mondiale e molti ricordano un concerto a Wembley con il pubblico in visibilio. Già una frase della canzone che diceva “Your own personal Jesus” era rivelatrice di qualcosa di incredibile. All’epoca venne fatta partire una particolare campagna di comunicazione con un cartellone pubblicitario sparso per Londra (oltre che sui giornali) con quella frase scritta. Sotto la frase c’era un numero telefonico e se lo si chiamava partiva il riff di chitarra e del ritornello della canzone. Mica male come idea, anche se venne bandita quasi ovunque.

Le cover

Ve ne abbiamo parlato prima, anche se solo citato, delle versioni più famose del brano rifatte da alcuni artisti. Una di queste è quella di Johnny Cash inclusa nel suo disco American IV: The Man Comes Around. Pensate che Rick Rubin chiamò John Frusciante e Mike Campbell della band di Tom Petty a suonare la chitarra per Johnny Cash. E poi la versione di Marylin Manson che suona da sola.

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