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Lucio Dalla, Attenti al lupo perché si chiama così?

Quanto è difficile dare un titolo ad un testo? Come si possono sintetizzare così tante parole? E soprattutto quanto basta per far sì che l’intento e il significato siano chiari? Queste potrebbero essere parte delle domande che possono scorrere nella mente di chi si accinge a scrivere, ma allo stesso tempo, nascono quei titoli che, veramente con poco, riescono a trasmettere almeno l’impostazione del testo. E’ questo il caso di Attenti al Lupo di Lucio Dalla, che con il suo titolo quasi fiabesco ci suggerisce un atteggiamento diffidente, critico. A questo punto, non ci resta che capire perché questo brano porta questo titolo e la sua storia.

Il grande successo e le classifiche

Tra gli anni Ottanta e Novanta andava in onda – solitamente il sabato- Fantastico 90. E’ proprio in questo programma che Lucio Dalla decide di presentare il suo nuovo brano e fu da subito un successo. Il brano fu scritto in verità da Ron, in un periodo molto difficile e particolare -non per l’autore- ma in generale, per il mondo. Saltò in cima alle classifiche in pochissimo tempo, fino a diventare il sesto singolo più venduto in Italia durante quegli anni. Ebbe un riscontro positivo anche nelle classifiche islandesi.

La morale in fondo al testo di Attenti al Lupo di Lucio Dalla

Si sa, in tutte le fiabe che abbiamo sempre letto e studiato, c’era poi la famosa metafora che da cogliere. Si nascondeva tra grandi metafore e messe in scena e anche in questo caso -a tratti- sembra così. Anche l’impianto in sé è molto fiabesco se si vedono strofe come queste:

“C’è una casetta piccola così
Con tante finestrelle colorate
E una donnina piccola così
Con due occhi grandi per guardare
E c’è un omino piccolo così
Che torna sempre tardi da lavorare”
Quello che le parole di Ron e la voce di Lucio Dalla vogliono spiegare e trasmettere in Attenti al Lupo è l’onnipresenza  -potremmo dire- di un pericolo in agguato. In questi versi infatti questa piccola donna vive sì la sua vita, ma si ritrova anche a dover affrontare i pericoli che si trovano nel bosco. Quale sia l’entità del pericolo non è specificato ma si pensa più ad un pericolo generico, come qualcosa che sta sempre in agguato. Ecco cos’è il lupo allora, è il pericolo che ci attende, l’impossibilità di prevederlo. Anche il bosco quindi gioca un ruolo fondamentale in quella che è la vita, una catena. Quello che possiamo fare è accettarla, fare attenzione, viverla – e secondo le loro parole- affidarci a Dio:
“Amore mio non devi stare in pena
Questa vita è una catena
Qualche volta fà un po’ male
Guarda come son tranquilla io
Anche se attraverso il bosco
Con l’aiuto del buon dio
Stando sempre attenta al lupo
Attenti al lupo”

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