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Le cinque peggiori morti nella storia del Rock

Il Rock è un genere semplicemente leggendario. Anche i meno avvezzi concordano nell’affermare che, la maggior parte delle leggende e degli aneddoti più misteriosi ed impressionanti nella musica convoglino negli anni d’oro del Rock. Le grandi icone che hanno reso il genere immortale sono diventate protagoniste di storie assurde. Vicende a dir poco singolari che, ancora oggi, appassionano milioni di persone. Purtroppo, però, il Rock rappresenta un paradigma socioculturale ricco di pagine nere. Misteri e miti convergono, spesso, con morti atroci e tragedie immani. Alcune Rockstar iconiche hanno rimesso la vita nel tentativo di diventare eterni e, pur riuscendoci, hanno avuto modo di poter sperimentare il successo e l’ammirazione per pochissimo tempo. In quest’articolo, vogliamo commemorarne la memoria, elencando alcune tra le peggiori morti nella storia del Rock.

John Lennon

Tra le morti più atroci del Rock, occorre necessariamente citare la tragica scomparsa della colonna portante dei Beatles. John Lennon viveva il picco della sua carriera solista quando, nella notte dell’8 dicembre 1980, fu assassinato da Mark David Chapman; fan psicopatico che premeditava l’uccisione di Lennon da diverso tempo. Si trattò di uno dei momenti più scioccanti per la storia contemporanea. La morte di John Lennon sancì un punto di svolta definitivo per l’industria musicale. Milioni di persone accorsero a rendergli omaggio e, negli anni, si alternarono diverse iniziative per tributare una delle più grandi icone della musica moderna.

Randy Rhoads

Randy Rhoads è stato un’icona assoluta della chitarra contemporanea. Musicista virtuoso come pochi, Rhoads stava marcando la sua ascesa nel mondo del Metal accanto ad Ozzy Osbourne quando morì, giovanissimo, in un incidente aereo. Nei suoi pochissimi anni d’attività, Randy Rhoads ha conquistato il mondo con uno stile eclettico e senza compromessi, attraverso riff feroci e assoli dalla melodia fulminante.

Jeff Buckley

Jeff Buckley sarà ricordato per sempre come uno dei più grandi cantautori di sempre. Il suo apporto sulla musica moderna è profondissimo, avendo reso iconica la sua figura in men che non si dica, per mezzo di interpretazioni solenni e testi introspettivi e struggenti. Purtroppo, Buckley morì a pochi giorni dal suo trentunesimo compleanno. Quella del cantautore fu una delle peggiori morti nella storia del Rock, essendo annegato nel fiume Mississippi dopo essere stato soffocato dalla scia di un’imbarcazione. Buckley decise di immergersi spontaneamente, mentre indossava ancora i vestiti. Il suo corpo fu ritrovato 6 giorni dopo la scomparsa, il 4 giugno del 1997.

Dimebag Darrell

Al secolo Darrell Lance Abbott, Dimebag Darrell è stato la colonna portante del leggendario sound con cui i Pantera conquistarono il mondo. Dimebag è stato un chitarrista straordinario, capace di far affascinare al suo sound, aggressivo e travolgente, un’intera generazione di brillanti musicisti. Purtroppo, il musicista fu ucciso mentre era sul palco da un fan squilibrato che lo freddò durante un’esibizione con quattro colpi di pistola.

Cliff Burton

Da molti considerato come uno dei migliori bassisti della storia. La leggenda del quattro corde scolpì il suo nome nell’eternità con la sua militanza nei Metallica. La band continua a risentire della perdita dell’amico Burton, onorando la sua memoria con meravigliosi tributi sui palchi di tutto il mondo. Il bassista morì nel 1986 in un tremendo scontro con un autobus. L’artista si trovava ad Umeå, intento a promuovere il terzo album del gruppo, Master of Puppets.

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