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Janis Joplin, perché “Buried Alive in the Blues” non fu mai registrata?

Molto spesso alcune canzoni vengono registrate per poi non essere usate nell’album cui erano destinate. Questo avviene per diversi motivi: spazio, genere, per una semplice scelta personale. A volte però, i motivi sono ben più profondi inaspettati. A spezzare una delle canzoni dell’ultimo album della regina del blues è qualcosa di molto più delicato. Perché “Buried Alive in the Blues” di Janis Joplin è stata inserita come traccia strumentale e a differenza delle altre non è cantata?

Pearl, verso la fine

Risaputa la scelta di Janis, che ad un certo punto della sua carriera decide di voler proseguire da solista. Dopo un primo album arriva Pearllavoro mai terminato del tutto, a causa della sua morte prematura. Per fortuna la maggior parte delle canzoni erano già state registrate -benché riviste prima della pubblicazione- quando l’album fu pubblicato postumo, dopo la morte, avvenuta il 4 ottobre del 1970.

Buried Alive in the Blues”la canzone cui Janis Joplin non diede voce

Purtroppo, una delle canzoni non riuscì ad essere registrata. Si tratta appunto di “Buried Alive in the Blues”. Non c’è voce su questa traccia e le date riportate da songfacts sulle tempistiche e i progetti, fanno pensare ad un vero paradosso. Dopo che la band con cui collaborava, la Full Tilt Boogie Band registrò la musica e le loro parti il 3 ottobre del 1970, fu programmata la registrazione della parte vocale per il giorno successivo. Quella notte però, Janis morì di overdose e dunque, il brano rimase in sospeso. La canzone fu comunque inserita nell’album come tributo strumentale all’indimenticabile Janis. 

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