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Nick Mason a Brian Johnson degli AC/DC: “I Pink Floyd sono nati grazie ad un auto”

Cos’hanno in comune Brian Johnson degli AC/DC e Nick Mason dei Pink Floyd? Oltre ad essere due delle più grandi leggende rock viventi, i due artisti condividono un’altra grande passione: quella per i motori. Johnson e Mason sono infatti, per gli amanti delle quattro ruote, delle vere e proprie leggende, così come lo sono per tutti gli appassionati di rock. Il batterista dei Floyd possiede auto di ogni genere: sportive, da gara, moderne, storiche. Ferrari, Jaguar, McLaren, Bugatti. Nella scuderia del frontman degli AC/DC potete invece trovare: Mini Cooper, qualche Rolls Royce, una Phantom, una Ferrari, qualche Alfa Romeo e una Bentley del 1928. Insomma, dopo una vita passata tra riff e bacchettate, i due artisti prediligono ora un altro tipo di suono: il rombo di qualche supercar.

L’incontro tra Brian Johnson e Nick Mason

Ospite del programma televisivo “A Life on the Road” di Brian Johnson, Nick Mason dei Pink Floyd ha parlato della sua inestimabile collezione di auto e, soprattutto, ha rivelato qualche piccola curiosità sul primo vero incontro con quelli che poi sarebbero diventati i suoi compagni di band e amici.

In questa sua analisi, il batterista riflette sul suo primo incontro con i futuri Pink Floyd Roger Waters e Richard Wright, avvenuto mentre i tre si stavano formando per diventare architetti.

“Con Roger Waters e Rick Wright ci siamo incontrati la prima volta al Regent Street Polytechnic di Londra, era il 1964: studiavamo tutti e tre per entrare ad architettura. Certo, magari sarà stata una grande perdita per l’architettura, ma alla fine abbiamo fatto strada nel mondo della musica”, ha scherzato Mason.

La storia dell’auto che diede vita ai Pink Floyd

Il batterista dei Pink Floyd ha poi spiegato che a far scoccare la scintilla tra lui e Roger fu proprio un automobile:

“Roger sapeva benissimo che io avevo una macchina, anche se non sono sicuro che sapesse che modello fosse, perché in verità era un Austin 7 Chummy con una velocità massima di tipo 20 km/h. Stiamo parlando di una macchina che non aveva manco i freni. Quando poi mi ha chiesto se potevo prestargliela gli ho detto subito di no. Un attimo dopo ha chiesto una sigaretta a Rick e anche lui ha risposto con un secco ‘no’.

“Diciamo che in quel momento abbiamo impostato lo schema per i successivi 50 anni -ha scherzato ancora Mason, aggiungendo- alla fine è stato un momento davvero importante per noi perché se non fosse stato per quella macchina forse oggi non staremo qui a parlarne.”

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