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Adrian Smith: sei curiosità sul chitarrista degli Iron Maiden

Oggi facciamo gli auguri ad Adrian Smith, celebre chitarrista degli Iron Maiden.
Il chitarrista, nato in un borgo londinese nel 1957, compie oggi 61 anni. Sicuramente, le capacità e la bravura con lo strumento sono le caratteristiche fondamentali della figura del britannico. Con gli Iron Maiden, Smith è giunto a degli elevatissimi livelli artistici. Anche oggi, attraverso sei curiosità, approfondiremo meglio alcuni aspetti della sua figura:

1) E’ un figlio d’arte. Suo padre, infatti, è un pittore. Ciò gli permette sì di avere un’infanzia abbastanza tranquilla (tra la passione per la musica e quella per il calcio). Ma allo stesso tempo, pur non vivendo nella povertà assoluta, la condizione della famiglia Smith non è tra le più agiate. Il chitarrista degli Iron Maiden è, fin da bambino, un grande tifoso del Manchester United e il suo idolo è Ritchie Blackmore.

2) La sua amicizia con Dave Murray è stata fondamentale dal punto di vista musicale. Smith, infatti, non poteva permettersi delle sontuosi lezioni di chitarra. Avendo conosciuto, fin dall’infanzia, Dave, quest’ultimo contribuì molto alla sua formazione. Da Murray, il britannico acquistò la sua prima chitarra, nonchè le prime nozioni in merito. Proprio con lui il chitarrista entrò nella sua prima band, gli Evil Ways.

3) Per approdare a più floridi lidi , Dave Murray abbandonò gli Evil Ways. Nonostante questo, non cambiò, in Smith, la sua passione musicale. Con i rimanenti membri della band formò gli Urchin. La band, dopo il ritorno dell stesso Dave (durò molto poco, a causa dei litigi con il cantante degli Iron Maiden), divenne molto celebre. Il successo cresceva sempre più, fino all’inaspettato scioglimento della stessa avvenuto nel 1980. Non si sono mai conosciute le cause dello scioglimento della band stessa. Fatto sta che il britannico dovette, per qualche tempo, rapportare il suo livello artistico a piccole band, come Secret e Broadway Brats.

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4) La svolta, per Smith, ci fu nel 1980 stesso. Dave Murray lo invitò ad entrare negli Iron Maiden in sostituzione di Dannis Stratton. Il chitarrista e voce addizionale aveva partecipato soltanto al primo album della band britannica. Prima ancora che cominciassero le registrazioni di Killers (secondo album in studio della band), Stratton era già stato sostituito in favore del chitarrista britannico. Con la band, fino al 1990, registrerà sei album in studio. Dal 1999 in poi, invece, altri cinque. Menzione particolare va fatta anche per il progetto con Bruce Dickinson. Con il britannico pubblicherà tre album: Accident of Birth nel 1977; The Chemical Wedding nel 1998 e, un anno dopo, nel 1999, Scream for me Brazil.

5) Nel 1989 Smith abbandonò la band per diversi motivi. Primo da tutti, la stanchezza derivata dai continui tour degli Iron Maiden. In secondo luogo, non voleva lasciare troppo spesso la famiglia per lunghi periodi. In ultima istanza, c’era il desiderio di sperimentare nuove sonorità. Da solista, il britannico ha dapprima fondato una band con cui non ha registrato nulla: Untouchables. All’interno della band non solo suona ma canta anche (com’era già avvenuto negli ASap). La band, dopo un paio di cambi di nome, prende a chiamarsi Psyco Motel.

Con la band, il britannico inciderà due album (State of Mind, nel 1995 e Welcome to the World nel 1997) nell’arco di tre anni. Un terzo, invece, è stato pubblicato nel 2010. I due album risentono molto, oltre a esserne quasi totalmente influenzati, delle sonorità dell’alternative rock. Insomma, quelle che erano le nuove sonorità che il britannico stava ricercando, erano state ampiamente raggiunte.

6) E’ un abile giocatore di tennis. La sua passione non è, tuttavia, un semplice e mero hobby. Basti pensare al fatto che, con racchetta e pallina, è davvero molto bravo. E’ in grado di giocare, infatti, anche a livelli agonistici molto importanti. Basti pensare ad un Alice Cooper col golf, dove, anche in quel caso, il livello di gioco non è certamente basso. Cambio sport, cambio artista, abilità pressochè simili!

di Bruno Santini (Nefele)

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