R3M

Adrian Smith: “ecco perchè decisi di lasciare gli Iron Maiden”

In una recente conversazione con Cryptic Rock, Adrian Smith -chitarrista degli Iron Maiden dal 1980 al 1990- è tornato a parlare del suo addio alla band. In quel periodo Smith fu sostituito da Janick Gers, ma nello stesso momento non abbandonò la sua grande più passione e fondò i cosiddetti “Untouchables”. Dalle ceneri di questa band, poi, ne nacque un’altra: i Psycho Motel.

Adrian Smith: “ecco perchè decisi di lasciare gli Iron Maiden”

Intervistato di recente da Cryptic Rock, Andriam Smith è tornato a parlare del suo momentaneo addio agli Iron Maiden:

“In realtà è stata una cosa piuttosto strana perchè ho lasciato gli Iron Maiden per quasi dieci anni e poi sono rientrato. Quando entrai per la prima volta nella band ero letteralmente un ragazzino. Non avevo fatto ancora alcuna esperienza e vivevo ancora nel mio piccolo mondo.”

La vita del chitarrista post-Iron Maiden

Quando poi Smith abbandonò per una decina di anni gli Iron Maiden, la sua vita cambiò completamente:

“Lasciare la band, sposarmi e avere dei figli mi ha cambiato la vita. Gestire una casa, una famiglia, ti fornisce una visione diversa della vita. Ma anche avere una seconda possibilità di entrare nella band è stato importante per me.”

E, stando sempre alle parole del chitarrista Adrian Smith, entrare per seconda volta negli Iron Maiden fu perfino più intenso della prima:

“Forse mi è piaciuta di più la seconda esperienza. Quindi si, sono stato piuttosto fortunato sotto questo aspetto. Sono stato capace di fare un passo indietro e fare le cose in un modo migliore la seconda volta. Mi sono divertito di più semplicemente perchè lavoravo con una prospettiva diversa e avevo più tempo libero: è meraviglioso quando cresci come persona e sei in grado di apprezzare le cose sotto una luce diversa.”

La riflessione sul Coronavirus

 

Aprendo poi una piccola parentesi sul Coronavirus, il chitarrista ha spiegato:

“La pandemia che ha colpito il mondo nel 2020 ci ha aiutato a vedere le cose in un modo diverso e, soprattutto, ad apprezzarle veramente. Vi faccio un esempio: magari in passato avresti potuto pensare che andare a cena fuori con la tua famiglia sarebbe stato alquanto noioso, ma quando poi un qualcosa ti viene portato via non desideri altro. Certo, quello che sta succedendo è assurdo, ma almeno un aspetto positivo c’è: ti fa apprezzare le piccole cose. Le persone hanno voglia di tornare alla normalità e, onestamente, non sappiamo se le cose torneranno mai come prima. Spero che questa situazione si calmerà e spero che riusciremo a trovare una soluzione.”

Articoli correlati

Condividi