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Blink 182, quel riferimento ai Nirvana in Adam’s Song

Quale è quel riferimento ai Nirvana in Adam’s Song dei Blink 182? Adam’s Song è una canzone contenuta nel terzo album in studio della band, Enema of the State, del 1999. Ma di cosa parla la canzone? La traccia riguarda il suicidio, la depressione e la solitudine e ha una parte centrale di pianoforte veramente interessante, un po’d diversa dai soliti pezzi dei Blink 182. Molti hanno definito questa canzone come una delle più serie, profonde e intense dell’intera discografia della band. E infatti, tra tutto ciò, sembra esserci un riferimento alla band di Kurt Cobain non indifferente.

Le ispirazioni

Il bassista del gruppo Hoppus fu ispirato dalla solitudine che ha vissuto durante il tour ed era single. La canzone prende la forma di una nota prima di suicidarsi ed ecco quindi quale è quel riferimento ai Nirvana di questo brano. Esso infatti contiene delle allusioni nel testo alla canzone dei Nirvana “Come as You Are”, una delle più celebri e famose della band di Kurt Cobain. Per poco la canzone non veniva lasciata fuori dall’album in quanto era troppo discordante e ritenuta troppo triste e depressa. I compagni di band lo obbligarono però a inserirla dentro. E ci videro lunghissimo.

Scopo del pezzo fu…

La canzone aveva lo scopo di dare speranza a coloro che soffrivano di depressione anche se ha incontrato moltissime polemiche. La bomba scoppiò quando uno studente della Columbine High School morì suicida con la traccia che suonava in ripetizione nelle sue orecchie nel 2000. Il bassista Mark Hoppus disse di aver scritto “Adam’s Song” per sfogare tutte le sue frustrazioni e la solitudine che lo aveva pervaso durante il tour. Aveva detto: “Quando sei in tour, sei così solo. Esci con tutti i tuoi amici ed è un bel momento e tutto, ma tutti vogliono tornare a casa e avere una ragazza. E ogni volta che volavamo a casa, Tom e Scott Raynor avevano sempre delle amiche che aspettavano per loro all’aeroporto, e io no. Ero depresso e solitario in tour, e non avere davvero niente con cui tornare a casa”

Il tributo

“La nostra band sta andando davvero bene, ma personalmente, non mi sento come se ci fossi davvero dentro. Mi sentivo come se avessi troppa fortuna per lamentarmi di qualsiasi cosa“, ha ricordato lo stesso bassista della band. Il vero inizio venne a seguito della lettura di una rivista in cui un adolescente si era suicidato e aveva lasciato una lettera per la sua famiglia. Oltre a questo chiaramente si aggiunse il tragico episodio che verso la metà degli anni Novanta vide il suicidio del leader dei Nirvana Kurt Cobain. Possiamo considerare il tutto quindi come una sorta di ricordo e tributo al cantante dei Nirvana.

Il legame coi Nirvana

Tra l’altro durante la diffusione del Coronavirus, il cantante e rapper Post Malone si era unito a Travis Barker uno dei leader dei Blink-182, in una lunga esibizione online tributo ai Nirvana di Kurt Cobain. I due artisti hanno deciso di raccogliere dei fondi da devolvere in beneficenza per aiutare ad affrontare questa grave crisi sanitaria  e sociale.

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