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Bruce Springsteen, Il significato di My hometown

Bruce Springsteen, conosciuto nel mondo della musica come “The Boss” è un cantante tra i più importanti del panorama rock. Le sue performance dalla grande energia e vitalità hanno incantato il pubblico per diverso tempo e – prima di questa difficile pandemia – nonostante non sia più il giovane artista di una volta hanno continuato a farlo. Springsteen ha nelle sue canzoni illustrato contenuti dalla grande profondità, in cui il sogno americano viene dipinto talvolta con grande spensieratezza, altre volte con cruda disillusione. Di umili origini, è un artista che per arrivare fino a questo punto ha lottato tanto e traspare anche dai suoi brani. Oggi parleremo di una sua canzone tratta dal suo album più famoso: My hometown.

Born in the U.S.A.

Non è difficile parlare di Born in the U.S.A. Infatti, è uno di quegli album talmente famosi da ormai essere conosciuto anche da chi non si è documentato. Considerato il vero capolavoro del Boss, non è tuttavia come molti credono un disco “spensierato”. La title-track sembrerebbe un semplice inno patriottico, ma di fatto non lo è. Si concentra sulle difficoltà che gli americani hanno dovuto affrontare, sulla guerra, su quegli aspetti anche negativi di cui Springsteen è ben cosciente. Certo, l’album ha un ritmo incalzante ed una vitalità e vivacità proprie della personalità del cantante. Sicuramente nel disco non mancano brani romantici e allegri, come Dancing in the dark, I’m on fire, tutte canzoni che hanno contribuito ad alimentare il carisma del Boss. Oltre a questo, c’è una grande spirale di nostalgia che attraversa tale disco e My hometown è un esempio di questo.

Essere a casa: My hometown

Nel Novembre del 1985, un anno dopo dall’uscita di Born in the U.S.A., Bruce Springsteen pubblica My hometown come singolo. Si tratta dell’ultima traccia dell’album, che chiude un percorso di dodici canzoni assai simili tra loro, eppure molto diverse. Se prestiamo attenzione al significato di ognuna, vedremo che, pur non essendo l’album un concept, si completano ma anche si scontrano. My hometown è vita quotidiana, atmosfera nostalgica, come lo sono No surrender e Glory days, ma con una malinconia in più. Springsteen ricorda i suoi momenti da bambino, quando aveva otto anni, ricorda la città dove è nata, la canzone è autobiografica, tuttavia dall’esperienza personale genera un sentimento universale di nostalgia. Tutti noi possiamo rivederci nelle parole di questa canzone, nel pensiero di essere a casa, con tutte le sue difficoltà. Infatti, quando parla dell’esperienza delle superiori Springsteen cita gli scontri tra persone bianche e nere. Nonostante sia stato un periodo di tensione, ora che nessuno abita più in quella città, lui la ricorda con affetto. Anche ora che, spiega, ha trentacinque anni. Il brano ci offre uno spaccato della vita quotidiana di una persona sola, che però racconta la storia dell’America e pertanto chiude benissimo l’album.

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