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5 chitarristi Blues moderni formidabili e sottovalutati

Pur affondando le sue radici in tempi remoti, il Blues continua ad affascinare e a portare sotto la propria ala protettrice musicisti formidabili ed appassionati. Sin dagli albori, dagli anni d’oro della musica Rock, il Blues si è affermato come un caposaldo dal quale poter trarre liberamente ispirazione, inizializzando processi di crescita straordinari.

Ponendosi alla base di gran parte dell’opera più prestigiosa della musica moderna; il genere non si è solo dimostrato come il fautore di una corrente nobile e dalla genuinità disarmante, ma soprattutto, come un movimento culturale impegnato; spinto da uno spirito rivoluzionario prorompente che; ergendosi dal basso, ha saputo esercitare candida egemonia sul panorama musicale per decenni.

Ad oggi, il Blues viene molto approfondito dagli addetti ai lavori, dai musicisti e dai semplici appassionati. La dilagante popolarità del Blues e dei generi suoi derivati; ha portato, nei decenni successivi alla sua affermazione in pianta stabile; milioni di giovani emergenti a muovere i primi passi verso la musica. Nel corso degli anni, centinaia di artisti hanno fatto del Blues un loro marchio di fabbrica, dando luogo a sonorità impresse nell’immaginario collettivo come archetipo del genere.

Musicisti istrionici, il più delle volte, chitarristi che; attraverso la propria opera, hanno mistificato la loro figura diventando vere e proprie icone. Da Eric Clapton a B.B. King, fino ad arrivare a Stevie Ray Vaughan; la lista è davvero lunga, ma in questa classifica, abbiamo scelto di raccogliere alcuni chitarristi appartenenti al genere, passati forse inosservati agli occhi di molti o, comunque, la cui opera; non viene riconosciuta a sufficienza.

5) Chris Buck

Il giovane chitarrista Chris Buck milita nella Blues Band inglese chiamata Buck & Evans. Ha uno stile inconfondibile nel quale è possibile ascoltare inflessioni chiare e definite dei più grandi eroi della chitarra del passato. Primo tra tutti, il leggendario Jimi Hendrix. Al di la della discografia, relativamente limitata del musicista, Chris ha aperto un canale Youtube che riscuote un buon numero di consensi nel quale propone la sua musica e recensisce i suoi strumenti preferiti. Marchio di fabbrica di Buck insieme al suo tocco favoloso, la Fender Stratocaster, sua immancabile compagna in tutti i suoi lavori migliori. Slash ha definito Buck come un chitarrista straordinario e Guitar World l’ha proclamato miglior chitarrista Blues moderno.

4) Matthew Scott

Altrettanto giovane e molto promettente, Matthew Scott. Matthew viene dagli Stati Uniti e sta facendosi conoscere al grande pubblico per i contenuti di altissima qualità che propone settimanalmente sul suo canale Youtube. Essendo un appassionato di strumentazione vintage, infatti, Matthew ha colto l’occasione per sfoggiare il suo playing formidabile tramite strumenti altrettanto unici e dalle sonorità imponenti. Palese che tra le sue più grandi influenze compaia la mano feroce ed aggressiva del compianto Stevie Ray Vaguhan, Scott sta, da poco, proponendo i suoi lavori discografici in rete.

3) Aynsley Lister

Ben lontano dagli schemi compositivi canonici quanto celebri tipici del genere a cui appartiene, Aynsley Lister rappresenta un esempio lampante di perfetta collimazione tra contenuti moderni e omaggi alla discografia classica. Lister è un chitarrista britannico con 20 anni d’esperienza come musicista e 13 album all’attivo. L’artista ha creato un suo, personalissimo stile, basato su progressioni d’accordi articolate e melodie eclettiche, pur non disdegnando le sue più grandi influenze, tra cui spiccano i nomi di Eric Clapton e Peter Green. L’approccio “Less Is Better”, “Meno è Meglio” di Lister, collide perfettamente con i parametri valutativi richiesti dallo spietato scenario musicale moderno.

2) Henrik Freischlader

Henrik Freischlader è un chitarrista tedesco. In realtà, Henrik è un musicista polistrumentista, capace di esibirsi brillantemente anche all’organo e alla batteria. Il suo stile chitarristico, però, è ciò che lo rende unico. Il sound di Henrik risente della forte influenza che Gary Moore ha avuto lungo il suo percorso musicale. Ciò, non può che essere un bene visto che si tratta di uno dei chitarristi più grandi di tutti i tempi. In ogni caso, proprio come Moore, anche Freischlader riesce a lanciarsi in mirabolanti manifestazioni di tecnica e velocità, non disdegnando un elevatissimo apporto emotivo. Ciò che maggiormente colpisce di Henrik è il fatto che sia un autodidatta, pur avendo una preparazione strabiliante.

1) Adriano Viterbini

Un orgoglio italiano nato a Roma nel 1979 chiude questa classifica. Adriano Viterbini dimostra di essere un chitarrista completo lasciando che nella sua figura albeggi un meraviglioso equilibrio tra ordine e caos. Viterbini, infatti è fondatore dei Bud Spencer Blues Explosion e degli I Hate My Village, Rock Band di natura assolutamente sperimentalistica che spingono estro e tecnica oltre nuove frontiere sonore; innescando una rivoluzione musicale assolutamente strabiliante per quanto variegata. Ciò nonostante, nel progetto da solista di Viterbini, trovano spazio sonorità melodiche, equilibrate e, decisamente, di altissima caratura. Adriano Viterbini adotta una tecnica minuziosa con la slide e predilige l’utilizzo delle chitarre acustiche.

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